Anche in estate il sindacato è costretto a denunciare ritardi nell’assegnazione degli stipendi dei precari della scuola lavorativamente più fragili: si tratta dei supplenti, insegnanti e personale Ata, che dopo avere sottoscritto nella parte finale dell’anno scolastico contratti di tipo breve e saltuario attendono ancora di ricevere il loro compenso. Lo denuncia oggi la stampa nazionale: “centinaia di supplenti brevi del mondo della scuola – scrive Il Fatto Quotidiano - non stanno percependo un solo un centesimo del loro stipendio”. Il Ministero dell’Istruzione, tramite Jacopo Greco, capo dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale, rassicura i diretti interessati sostenendo che si tratta di “ritardi nei pagamenti causati da variazioni giuridiche relative al numero di assenze, malattie, o altre circostanze che hanno richiesto una ridefinizione del monte giorni da liquidare” e che “verranno pagati con la prossima emissione nell’ambito delle risorse disponibili”.
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - "È stato rieletto presidente nazionale del sindacato Anief, Marcello Pacifico. L'elezione avvenuta per acclamazione dei presenti - delegati e osservatori - arriva dopo una due giorni di congresso nazionale che ha visto presidenti regionali, segretari generali e sindacalisti Anief impegnati in relazioni, mozioni, votazioni". E' quanto si afferma in una nota. "La nostra forza è il consenso dei lavoratori e delle lavoratrici. Siamo rappresentativi su scuola, università e ricerca e continueremo a portare avanti le nostre battaglie - ha dichiarato Pacifico dopo l'elezione -.La nostra soddisfazione è quella di vederci riconosciuti e incisivi nelle lotte degli ultimi mesi. Adesso il fine è allineare gli stipendi all'inflazione, perché se il mestiere di docente è una missione necessita anche di riconoscimenti validi. Chiediamo la parità tra docenti di ruolo e docenti precari, perché non esistono insegnanti di serie A e serie B ma solo buoni insegnanti". (ANSA).
“Sul trattamento previdenziale dei dipendenti si sta procedendo male, ma ora si rischia di andare ancora peggio: bisogna assolutamente evitare la scomparsa degli anticipi pensionistici, che anzi devono essere ampliati e attuati senza penalizzazioni perché vi sono professioni, come quella dell’insegnante, che non sono compatibili con un’uscita forzata dal lavoro a 67 anni”: a dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, a margine del secondo giorno del IV congresso nazionale Anief, subito dopo la sua conferma per acclamazione a capo del giovane sindacato. A Pacifico è stato chiesto come valutasse il fatto che, come riferito dalla stampa specializzata, gli anticipi pensionistici “Opzione Donna e Ape Sociale sono destinate a scadere nel 2025, a meno di nuove proroghe” e che “il loro destino, come quello di altre possibili misure di flessibilità in uscita, sarà al centro del dibattito politico nei prossimi mesi.
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