Aperto il bando dei 30 CFU art. 13, riferito ai docenti in possesso di abilitazione su classe di concorso (rientrano anche gli ingabbiati) e ai docenti con specializzazione sul sostegno.
Aperto il bando dei 30 CFU art. 13, riferito ai docenti in possesso di abilitazione su classe di concorso (rientrano anche gli ingabbiati) e ai docenti con specializzazione sul sostegno.
In uscita ogni settimana la Rassegna stampa del Sindacato Anief, con le notizie più importanti degli ultimi giorni, e con l’agenda degli appuntamenti della settimana.
È diventato pubblico l’elenco dei 1.492 corsi abilitanti, suddivisi a livello regioni e Università che erogheranno i corsi, oltre che di classi di concorso, al fine di insegnare nella scuola pubblica: il Ministero dell’Università e della Ricerca ha collocato on line le informazioni che permetteranno a 48.000 docenti di abilitarsi all’insegnamento frequentando i corso da svolgere nell’anno accademico 2023/24. Ognuno in base alla propria posizione, i docenti interessati potranno accedere alla formazione iniziale che prevede l’acquisizione di 60 e 30 Crediti formativi universitari: il Con questa procedura è prevista la copertura di tutte le classi di concorso. “Si può già dire - scrive Orizzonte Scuola - che è prevista la selezione in ingresso in caso di numero elevato di domande e che vi sarà una specifica tabella titoli per graduare l’accesso ai percorsi. Infine, stanno partendo i corsi abilitanti riservati a decine di migliaia di docenti già di ruolo abilitati e specializzati”.
Chi governa la scuola in Italia continua a non volere risolvere il problema del reclutamento dei docenti e della supplentite cronica. L’ultima “mossa” semi-inutile è quella prevista dal decreto legge 19/2023 Pnrr: con l’articolo 14, comma 7 si autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito a utilizzare i posti residuali dalle singole procedure concorsuali per le successive assunzioni tra il 2024 e il 2026, così da rispettare il target di 70mila nuove immissioni in ruolo previsto dallo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il sindacato Anief, nel prevedere il fallimento degli obiettivi di queste procedure, perché la supplentite scolastica rimarrà in vita come e più di prima.
Sui titoli abilitanti e specializzanti conseguiti all’estero giungono decisioni assai poco condivisibili: anziché verificarne la consistenza formativa e approvare il via libera per accedere a supplenze e immissioni in ruolo, perché in altissima percentuale la formazione degli aspiranti docenti è in linea con quella praticata per il conseguimento dei titoli in Italia, il loro riconoscimento dovrà ora passare al vaglio del Ministero della Funzione Pubblica. Questo comporterà molto probabilmente un allungamento ulteriore dei termini, con conseguenti esclusioni di migliaia di candidati docenti supplenti dalla prossima tornata di assunzioni a tempo determinato e indeterminato.
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