Sulla Carta del docente c’è ormai solo una certezza: va data anche ai supplenti. E finché non cambierà la legge che l’ha introdotta, che ha dimenticato i precari, per ottenere i 500 euro ad anno scolastico bisognerà recarsi dal giudice. A ribadirlo è stato il Tribunale del lavoro di Vicenza, che ha condannato il Ministero ad assegnare mille euro più interessi a un insegnante con due contratti a tempo determinato alle spalle, portati regolarmente a termine tra il 2022 e il 2024 pagandosi però di tasca propria la formazione obbligatoria.