Cresce in modo esponenziale in Italia il numero di insegnanti di sostegno: negli ultimi 14 anni le cattedre di sostegno sono aumentate del 148%, passando dai 94.430 del 2012/11 ai 234.460 del 2023/24. I dati sono stati ricavati dal Centro studi OrizzonteScuola, sulla base di dati ministeriali ufficiali. Quello che risulta è che però a fare registrare l’impennata maggiore sono le cattedre di sostegno assegnate ai supplenti: i posti in organico di diritto, da dare al personale precario, sono cresciuti solo del 39,46%. L’indagine ha accertato che vi sono quattro regioni che presentano addirittura un organico di fatto superiore all’organico di diritto: Abruzzo (286 in più), Umbria (490 in più), Toscana (1.407 in più) e in cima il Piemonte con 2.477 posti in deroga in più rispetto all’organico di diritto. Le prime quattro regioni che, invece, presentano un maggior numero di posti di diritto rispetto alle deroghe sono la Puglia, la Lombardia, la Campania e la Sicilia.
Da mesi Anief sta attenzionando l’Unità di Missione PNRR e il Gabinetto del Ministro circa le tempistiche connesse all’attuazione delle linee di investimento PNRR, segnalando l’oggettiva difficoltà delle segreterie soffocate da continue scadenze ed adempimenti.
SCUOLA - Carta del docente, “un beneficio a destinazione vincolata e tale deve rimanere anche per i docenti a tempo determinato”: lo scrive il Tribunale di Treviso risarcendo un precario con 2.500 euro
Si materializzano gli emendamenti al decreto Coesione presentati da Anief e Cisal dieci giorni fa in audizione all’Ufficio di presidenza della quinta Commissione Bilancio del Senato: le richieste di modifica del decreto legge n.60/2024 riguardano l’organizzazione dei comparti Istruzione e Ricerca e toccano diversi punti: si va dalla validità giuridica degli oltre 6.000 contratti relativi agli organici aggiuntivi ATA e PNRR sottoscritti dallo scorso 16 aprile, alla proroga fino al 30 giugno e al 31 dicembre degli stessi contratti; dalle deroghe ai vincoli attuali sulla mobilità dei neo-assunti, alla trasformazione dei posti in deroga su sostegno in organico di diritto per 100mila nuove assunzioni; dall’introduzione dello strumento musicale nella scuola dell’infanzia, alla conferma dei ruoli per i docenti che hanno superato le prove suppletive nel periodo del Covid, fino alla definizione dei ruoli dei nuovi contrattisti di ricerca attraverso il Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Gli stipendi sono ancora privi di arretrati: non basta che gli stipendi medi annui lordi della scuola risultino 10mila euro in meno rispetto alla media della PA (34.153 euro contro 24.667), ad aggravare la situazione è il fatto che mancano anche i 4 mila euro di arretrati relativi all’indennità di vacanza contrattuale per il mancato rinnovo del Ccnl 2022-24. Quella assegnata dallo Stato è infatti una indennità minima, molto lontana dalla somma reale.
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