La Carta del docente va assegnata anche per le supplenze annuali su posto in organico di fatto: lo ha stabilito il Tribunale ordinario di Roma, 3° sez. Lavoro: assegnando 1.500 euro ad una insegnante difesa dai legali Anief, per dei contratti a tempo determinato svolti tra il 2018 e il 2023 sia su organico di diritto e di fatto, il giudice del lavoro ha spiegato che questo genere di supplenze sono del tutto equiparata ai servizi svolti dai “docenti in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato”.
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Manca poco più di un mese alla scadenza del 30 giugno per la compilazione del PEI, il Programma educativo individualizzato, di tipo provvisorio e relativo al prossimo anno scolastico rivolto ad alunni studenti con disabilità: a questo scopo, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato una Nota ufficiale contenente le indicazioni da seguire, ribadendo i punti chiave del decreto interministeriale 153 del 1° agosto 2023. “È bene specificare – scrive il Ministero – che i PEI provvisori devono essere compilati per i soli alunni neoiscritti, nonché per quelli già frequentanti per i quali viene accertata, successivamente all’iscrizione e nel corso della frequenza, la condizione di disabilità, allo scopo di definirne le proposte di sostegno didattico o di altri supporti, utili per sviluppare il progetto di inclusione relativo all’anno scolastico successivo”. Ciò significa, prosegue il Ministero, che le scuole “provvedono a proporre il fabbisogno di ore di sostegno per l’anno scolastico successivo, avendo cura di motivare adeguatamente la richiesta, nonché il fabbisogno di risorse da destinare agli interventi di assistenza igienica e di base e delle risorse professionali da destinare all’assistenza, all’autonomia e alla comunicazione, per l’anno successivo”.
Non è ancora pubblico il testo definitivo del Decreto legge sulla Scuola approvato venerdì 24 maggio dal Consiglio dei Ministri, ma su un punto sembra vi sia stato un ripensamento: riguarda la modifica della composizione del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, l’organo collegiale supremo del sistema scolastico italiano, che prevedeva di incrementare l’attuale composizione di 36 membri fino a 45. Solo che questo sarebbe avvenuto aumentando il numero di nominati dal Ministero che passavano da 15 a 27, mentre invariati sarebbero stati i 18 membri eletti dalle scuole, di cui 3 rappresentanti delle minoranze linguistiche.
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