Zero dubbi: la Carta del docente va data anche ai precari che abbiano svolto almeno 150 giorni di supplenza per anno scolastico, anche se con contratti “brevi” stipulati dai dirigenti scolastici. L’ha detto la Corte di giustizia europea, come pure il nostro Consiglio di Stato e poi anche la Cassazione. Lo scrive il Tribunale di Padova, sollecitato dai legali Anief in difesa di una insegnante entrata di ruolo nel settembre del 2021 ma con un passato da precaria con quattro anni di supplenze tra il 2017 e il giugno del 2021. Il giudice del lavoro ha accordato la richiesta condannando l’amministrazione scolastica a risarcire la docente con 2.000 euro, benché le supplenze non fossero di tipo annuale ma conseguenziali e formate da più contratti a termine di breve periodo stipulati dai dirigenti scolastici.