Tra poche settimane, subito dopo Ferragosto, l’eccessivo numero di posti lasciati in organico di fatto, l’ottuso blocco delle GaE e la mancanza di candidati nelle graduatorie di merito gonfieranno il già alto numero di supplenze annuali fino a quota 100mila. Producendo l’effetto mediatico opposto a quello avviato spavaldamente dalla titolare dell’Istruzione Valeria Fedeli che non si comprende su quali basi continui a parlare di inizio della fine della supplentite e di sicura copertura delle cattedre in tempi rapidi. Della distanza abissale tra teoria e realtà asserisce con insistenza anche la stampa specializzata e non che parla di ‘dilettantismo’ da parte di chi ‘si è messo a scrivere prima la legge e poi i decreti delegati attuativi’.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): spostare poco più di 15mila posti dall’organico di fatto a quello di diritto è stato uno specchietto per le allodole. I posti da assegnare ai vincitori di concorso, a chi sta nelle GaE e alle immissioni in ruolo dovevano essere molti ma molti di più. Le cattedre di sostegno rappresentano al meglio questa politica dell’apparenza, poiché quest’anno si potrebbero sfiorare i 50mila contratti annuali, di cui quasi 5mila solo in Sicilia. Anche sulle discipline ci saranno diversi problemi: molte delle 52mila immissioni in ruolo andranno vacanti, proprio laddove le GaE sono prive di candidati. E siccome il personale inserito nelle graduatorie d’istituto non può essere reclutato, pure quei posti andranno a supplenza. Il deficit di assunzioni non risparmia il personale Ata, le cui immissioni in ruolo sono congelate da anni. Per non parlare dei 1.900 posti da preside e 1.700 da Dsga che andranno in reggenza. La conclusione è che tanto è stato fatto, con la riforma Renzi sbandierata ai quattro venti come epocale e salvifica, per rimanere tutto così com’era prima.
Anief, consapevole di quanto fosse caotica e difficile la situazione della copertura delle cattedre, comunica che nelle prossime settimane fornirà assistenza ai neo-immessi in ruolo durante convocazioni e anche ai precari interessati alla stipula di un contratto annuale: contatta la sede territoriale più vicina.