"Sulla Carta del docente da dare anche ai precari, dopo la vittoria in Corte di Giustizia Europea ottenuta un anno e mezzo grazie a legali Anief, tutti i Tribunali del Lavoro italiani stanno dando ragione i migliaia di supplenti o ex supplenti che la chiedono": lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Dopo anche il parere favorevole del Consiglio di Stato, "il legislatore è intervenuto – ricorda Pacifico ai microfoni dell’agenzia Teleborsa -: da quest'anno infatti la riconosce ai supplenti fino al 31 agosto, ma non a tutti gli altri e, comunque, non dà arretrati".
Sulla Carta del docente non vi sono più dubbi: deve essere accreditata anche ai precari. Lo ha ribadito il Tribunale di Parma che, sollecitato dall’azione dei legali Anief in difesa di un insegnante che ha svolto servizio a tempo determinato tra il 2018 e il 2022. Il giudice ha esaminato le carte giungendo alla conclusione che “il diritto-dovere di formazione professionale e aggiornamento grava su tutto il personale docente e non solo su un'aliquota di esso”. Pertanto, nella sentenza, emessa qualche giorno fa, si è giunti alla conclusione che “la normativa primaria possa essere sottoposta a interpretazione costituzionalmente orientata, senza la necessità di sottoporre la questione alla Corte costituzionale, anche alla luce di quanto disposto dalla contrattazione collettiva; gli artt. 63 e 64 del CCNL di categoria impongono all’Amministrazione scolastica di fornire a tutto il personale docente, sia di ruolo sia non di ruolo, «strumenti, risorse e opportunità che garantiscono la formazione in servizio»”.
Ieri il sindacato Anief ha preso parte all'audizione informale sul problema del costo dei libri di testo presso la Camera dei deputati, VII Commissione. Al seguente video, dal minuto 50 al minuto 55, l'intervento di Daniela Rosano sul caro libri di testo.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.