Il decreto legislativo sull’inclusione scolastica è stato pubblicato in Gazzetta: si tratta delle modifiche al D.Lgs del 13 aprile 2017, n. 66, recante: Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 - contiene la nuova normativa sull’assegnazione delle ore di sostegno agli alunni disabili (da decidere anche d’intesa con le famiglie), con la redazione di un rinnovato Piano didattico individualizzato, che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe guardare con maggiore attenzione alle caratteristiche del singolo studente. Sono molti, però, i punti mancanti nel decreto di riforma. Marcello Pacifico (Anief): Appena si tornerà in classe, purtroppo moltissimi genitori e insegnanti scopriranno che le ore assegnate agli alunni disabili sono meno rispetto a quelle indicate nel Pei. Per questo, il nostro sindacato si opporrà presso gli Usr e chiederà al Tar il commissariamento di quelli che non hanno fatto rispettare i diritti degli allievi più bisognosi di attenzione
Se salta il decreto salva-precari, addio anche alla piccola ''ciambella di salvataggio'' che lo scorso mese di luglio il governo aveva predisposto per i 50mila docenti con diploma magistrale rimasti intrappolati a seguito della doppia sentenza negativa della plenaria del Consiglio di Stato: per evitare il danno del licenziamento connesso a quello dell'abbandono della scuola dove sono in servizio, spiega Anief, "si era infatti predisposta la proroga bis della conferma dei contratti sottoscritti a inizio anno scolastico, per scongiurare anche un danno alle scuole, alla didattica e agli alunni del primo ciclo scolastico, che in corso d'anno si sarebbero ritrovati senza il loro maestro. E parallelamente un altro concorso riservato. Solo che si trattava di palliativi, non di soluzioni"
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Il Consiglio superiore della pubblica istruzione, il cui giudizio è obbligatorio in caso di sperimentazioni nazionali, non ha alcuna intenzione di riunirsi d’urgenza su un tema complesso e articolato. Certo, non si è mai visto un ministro dell'Istruzione sposare una causa tanto nobile per poi sconfessarla nel mancato rispetto delle norme, dimenticando tutti gli adempimenti che come dirigente territoriale dell'ufficio scolastico regionale e dell'istituzione scolastica si devono porre in essere per l'avvio dell'anno scolastico in tema di pianificazione dell'attività didattica e dotazione organica. Di fronte a questa caparbietà, irragionevolezza, spregiudicatezza e illegittimità manifesta, Anief impegnerà il decreto attuativo in tribunale per riportare le scuole alla normalità e al rispetto della Costituzione.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “se il titolare del Miur vuole introdurre l’educazione civica con l’inizio del nuovo anno scolastico, si prenderà una responsabilità non da poco: il provvedimento, privo anche del giudizio dell’organismo previsto dalla legge, diventa non solo forzato ma anche esposto a un evidente vizio procedurale. E siccome noi abbiamo intenzione di portare la questione in tribunale, riteniamo che la mancanza del parere del Cspi, indubbiamente, avrà il suo peso nel parere che formulerà il giudice”
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