A giorni è prevista la sottoscrizione di un accordo del Miur col ministro del Lavoro Gialiano Poletti, a seguito del quale si avranno mille tutor nelle scuole, frutto di un progetto in capo all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro che ne prevede uno ogni 5 scuole secondarie di II grado. L’obiettivo, ha annunciato la Ministra Fedeli, è che “possa essere presente almeno un giorno a settimana per istituto”. Allo stesso modo, diventa importante verificare l’efficacia della piattaforma Miur per l’applicazione dell’alternanza, annunciata da tempo. Lo stesso vale per la carta dei diritti degli studenti e delle studentesse in alternanza, su cui un mese fa è arrivato il via libera della Conferenza Unificata, solo pochi giorni fa da parte del Consiglio di Stato e su cui a breve si esprimerà il Consiglio del Ministri.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Va bene introdurre delle figure che sorveglino sugli stage, perché lo scorso anno si sono verificati casi di studenti impegnati nelle aziende a pulire i bagni o a fare fotocopie. Diventa quindi importante introdurre delle figure che sorveglino sulle esperienze svolte dagli studenti in azienda. I tutor non possono, tuttavia, essere numericamente così ridotti. Secondo noi ne servono almeno il doppio. Perché, considerando che in un istituto superiore sono impegnate negli stage, in media, tra le quindici e le venti classi del triennio finale, significa che stiamo parlando di circa 400 studenti a scuola. Quindi, in tutto, un tutor è chiamato a seguire qualcosa come 2mila allievi l’anno. Molti dei quali svolgono le attività di alternanza scuola-lavoro in contemporanea: è evidente che il numero di tutor deve essere implementato, altrimenti la visita settimanale a scuola del tutor si tradurrebbe in un controllo di routine senza alcuna efficacia.
La piattaforma on line era stata temporaneamente sospesa nei giorni scorsi per permettere le operazioni di aggiornamento in corrispondenza del nuovo anno scolastico. Nelle prossime settimane, e comunque entro la fine del mese di ottobre, sarà accreditato l’importo eventualmente non speso nel precedente anno scolastico (o i bonus non validati). E questo per permettere le operazioni di verifica delle somme effettivamente utilizzate nell’anno scolastico passato. Complessivamente, il Miur per il triennio di accreditamento della card a tutti i docenti di ruolo ha speso circa 1,1 miliardi. Si ricorda che le somme non spese e gli importi dei buoni prenotati ma non validati per il precedente anno scolastico sono spendibili con il bonus dell’anno in corso.
il sindacato continua a non comprendere il motivo per il quale anche dinanzi all’adozione di un provvedimento finalmente giusto, l’amministrazione scolastica riesca a fare degli antipatici distinguo: dal momento in cui è stato deciso di indirizzare il bonus da 500 euro annui al corpo docente, per quale motivo sono stati ad esempio esclusi gli educatori? Ovvero delle figure professionali che, giuridicamente e di fatto, sono a tutti gli effetti docenti di scuola primaria? Per questo motivo, Anief ha deciso di avviato il contenzioso al Giudice del lavoro, in modo da tutelare il personale educativo che non ha ancora presentato ricorso. La decisione è giunta dopo gli esiti confortevoli della sentenza n. 7769/2016, con cui il TAR Lazio ha riconosciuto anche a loro il godimento di tale diritto.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Siccome l’aggiornamento professionale è un diritto-dovere che riguarda, indistintamente, tutti i lavoratori che operano nella scuola pubblica, sarebbe stato lecito immaginare un ravvedimento del legislatore e l’estensione di tale riconoscimento a tutte le professionalità, docenti e non, di ruolo o precarie, della scuola. Considerato che né dal Parlamento né dal Miur arrivano segnali di apertura in tal senso, Anief ha deciso di avviare il contenzioso al giudice del lavoro per il personale educativo che non ha beneficiato della decisione del Tar. Per aderire al ricorso, gratuito, è necessario inviare al Miur la diffida predisposta dall’Anief e preaderire on line al ricorso.
Si ricorda che Eurosofia - Ente italiano di Formazione europea e di Ricerca in qualità di Soggetto qualificato dal Miur - eroga servizi di formazione per il personale docente ed educativo della scuola: propone corsi di formazione da destinare sia singolarmente in modalità e-learning, attraverso la nostra piattaforma, sia in forma collettiva attraverso l’attivazione di percorsi che prevedono anche incontri in presenza all’interno degli istituti scolastici, a seguito della stipula di apposito protocollo di intesa. Per l’ampia offerta formativa, consulta questa pagina. Sfoglia il Catalogo on-line dei corsi promossi nella piattaforma ministeriale S.O.F.I.A.
Un preoccupante silenzio è calato sulla selezione nazionale dei Direttori dei servizi generali ed amministrativi, il cui ultimo concorso risale addirittura all’anno 2000. Perché, al netto delle 200 immissioni in ruolo effettuate questa estate (su 761 previste dal Miur, con il 70% andate perse per mancanza di candidati), oggi rimangono ancora vacanti circa 1.500 posti. Significa che nell’anno scolastico appena avviato, in una scuola italiana su cinque l’organizzazione del personale Ata e la gestione dei flussi finanziari sarà gestita da un Dsga titolare di un altro istituto che raddoppierà il lavoro oppure, come spesso avviene, sarà affidata a un assistente amministrativo disponibile a farsi carico del ruolo superiore in cambio di un compenso irrisorio. L’ultima notizia sul concorso risale all’emendamento dei vaccini dello scorso luglio, che poi però fu bocciato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È chiaro che al Ministero dell’Istruzione, ma ancora prima al Mef, conviene troppo utilizzare del personale per ruoli superiori a costi ridicoli. Ecco perché il concorso non è stato organizzato e bandito per così tanti anni: non c’era la volontà a organizzarlo. Stavolta, però, c’è stato un impegno, preso anche pubblicamente, da alti rappresentanti ministeriali e di Governo nel pubblicare finalmente il bando. Speriamo, tra l’altro che, come abbiamo chiesto per i dirigenti scolastici, il testo preveda una riserva di posti per gli amministrativi che abbiano assunto il ruolo di Dsga per almeno 36 mesi anche non continuativi. In caso contrario, siamo pronti a impugnare la ‘dimenticanza’ nelle apposite sedi legali.
Per questi motivi, Anief invita il personale non assunto ad aderire ai ricorsi per la stabilizzazione e gli scatti di stipendio non percepiti (cliccare qui). Ma anche per il recupero della differenza retributiva per aver ricoperto il ruolo di DSGA, come per la stabilizzazione per chi ha svolto funzioni DSGA per oltre 36 mesi (cliccare qui). È sempre attivo il ricorso per il personale Ata su posto vacante e disponibile per recuperare gli stipendi dei mesi estivi, sottratti in modo illegittimo. il sindacato offre la possibilità di aderire al ricorso per non soccombere sulla “temporizzazione”.
Anief ricorda, infine, che in collaborazione con Eurosofia, ha predisposto un corso formativo per il Concorso DSGA, specifico per affrontare e superare le prove selettive:un’équipe di esperti del settore, con corsi on-line e in presenza, guiderà i candidati alla preparazione dell’esercizio della professione.
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