Lo certifica l'Istat: l'Italia è ultima nell'Unione europea per spesa pubblica nell'istruzione. Tra le ultime nel mondo sviluppato. Il luogo comune si è fatto statistica. L'Annuario italiano dice, infatti, che dai noi si investe per la formazione dei giovani il 4,6 per cento del Prodotto interno lordo. La Danimarca, in testa per finanziamenti nella conoscenza, investe il 7,9 per cento. Il Regno Unito il 6,4, i Paesi Bassi il 6,2, la Francia il 6,1, il Portogallo e la Spagna il 5,5% (un punto in più di Pil) e la Germania il 5,1. Fuori dall'Europa, gli Stati Uniti spendono nel sapere pubblico il 6,9 per cento del Pil, l'Australia il 5,8, il Giappone il 5,1.
Il sindacato ripercorre la cavalcata di lotte, denunce e risultati colti nel 2014 appena concluso – dalla dispersione eccessiva al sostegno negato, dai problemi sul fronte della formazione e del reclutamento, dagli stipendi inadeguati al Sud abbandonato e tanto altro - culminati nella storica vittoria del 26 novembre scorso a Lussemburgo: nell’anno che ci aspetta saranno, in primis, colti i frutti del parere espresso dalla Corte di Giustizia europea sull’abuso di contratti a termine attuato in Italia per troppi anni.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): chiederemo ai nostri tribunali, per tutti i supplenti sino ad oggi illegittimamente non assunti, un adeguato indennizzo per il mancato provvedimento di assunzione. Oltre che il riconoscimento degli scatti di anzianità, il pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra e l’immissione in ruolo per i 100mila supplenti aggiuntivi ancora oggi dimenticati dal nostro Governo.
1) Corsi specializzazione sostegno
Attivazione percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Riportiamo, dal D.M. n. 967 del 24 dicembre 2014
2) Scuole paritarie. La Legge di stabilità rimane felicemente nel solco della tradizione.
Cambiano i governi, le maggioranze parlamentari, i premier , i ministri dell’Istruzione, ma un solido finanziamento alle non statali legalmente riconosciute spunta sempre e comunque. E sono ancora 200 milioni.
3) “Riprendiamoci i nostri sogni - Educhiamo i nostri giovani a crescere coltivando semi di legalità”
E’ il titolo del concorso nazionale indetto, nella XXIII ricorrenza della strage di Capaci (23 maggio), dal Miur e dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”. Adesioni entro e non oltre il 31 gennaio 2015 all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Imminente il decreto Mef-Ministero del Lavoro che dal primo gennaio 2016 posticiperà ulteriormente l’età pensionabile: colpa di una norma approvata dall’ultimo Governo Berlusconi che prevedeva il ritocco di età e requisiti con cadenza triennale, sulla base delle nuove speranze di vita rilevate dall’Istat. Nel 2013 il salto in avanti fu di tre mesi, ora se ne farà uno ancora più lungo. Nel comparto istruzione, intanto, potrebbero lasciare il servizio oltre 30mila docenti e Ata, più del doppio della scorsa estate: ma molti decideranno solo all’ultimo momento, c’è tempo fino al 15 gennaio, per via della decurtazione tutta italiana dell’assegno anche del 25-30%.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): in Italia la normativa sulle pensioni sta diventando insostenibile, nell’ultimo quinquennio, le riforme sulla quiescenza hanno allungato di dieci anni l'età pensionabile. Così, dal 2050, i neo-assunti potranno andare in pensione dopo 70 anni o 46 anni e mezzo di contributi. Ci mancava questa delega, strappata dall'ex ministro Tremonti, che autorizza la presidenza del Consiglio dei Ministri ad agire autonomamente. Come sindacato non staremo comunque a guardare.
La novità è stata comunicata dal Miur ai sindacati: il concorso durerà un anno, per i circa 2.800 vincitori sono previsti sei mesi di corso. Le prove si svolgeranno a Roma e ne sono previste 4: test di accesso, 2 prove scritte, prova orale. La vera novità è la validità delle supplenze per il raggiungimento dei cinque anni di servizio minimi utili all’accesso, come già stabilito dal Consiglio di Stato.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): un’altra vittoria del nostro sindacato, che ha portato le sue ragioni nei tribunali italiani prima che si pronunciasse la Corte di Giustizia europea sulla discriminazione tra personale di ruolo e supplente. Ora, però, l’amministrazione deve permettere di far accedere anche chi non è stato immesso in ruolo: altrimenti ricorreremo anche contro questa ennesima ingiustizia.
Elogio della funzione docente
Il nostro convincimento è che occorra: - allineare la retribuzione degli insegnanti a quella degli altri pubblici dipendenti che espletano funzioni per le quali è richiesta la laurea e l’abilitazione; - allineare la retribuzione dei nostri insegnanti a quella media degli insegnanti nell’area Ocde. Per questi obiettivi sindacali, chiediamo ai nostri iscritti e a tutti i simpatizzanti dell’ANIEF di candidarsi nelle nostre liste, per le elezioni delle RSU; chi lo desidera deve comunicarci la disponibilità entro il 10 gennaio.
° La funzione della Scuola e le sue prerogative in fatto di didattica e di valutazione
Fin dai primi giorni di governo, Renzi ha manifestato all’opinione pubblica un sentimento di apprezzamento per la Scuola.
Pubblichiamo alcuni articoli sugli stipendi, i lavoratori della scuola sono la pecora nera dalla PA: meno di loro nessuno e sull'Università, gli studenti non ci credono più, ma non per colpa loro.
In futuro la figura sarà ricoperta da chi sarà in organico funzionale e le scuole andranno verso il caos. Dal 2010 indennità di reggenza al 50% bloccata o al più sottopagata con il fondo d’istituto. La spending review non può intervenire sul tema ma ha creato solo confusione e ora, in attesa del concorso, tocca ai tribunali del lavoro risarcire da 3.000 a 10.000 euro annui chi ha sostituto il dirigente per più di 15 giorni o ha retto una scuola su quattro accorpata. L’Anief, intanto, li candida RSU. Adesioni on line sul Portale Anief.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.