Chi governa la scuola in Italia continua a non volere risolvere il problema del reclutamento dei docenti e della supplentite cronica. L’ultima “mossa” semi-inutile è quella prevista dal decreto legge 19/2023 Pnrr: con l’articolo 14, comma 7 si autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito a utilizzare i posti residuali dalle singole procedure concorsuali per le successive assunzioni tra il 2024 e il 2026, così da rispettare il target di 70mila nuove immissioni in ruolo previsto dallo stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il sindacato Anief, nel prevedere il fallimento degli obiettivi di queste procedure, perché la supplentite scolastica rimarrà in vita come e più di prima.
Sui titoli abilitanti e specializzanti conseguiti all’estero giungono decisioni assai poco condivisibili: anziché verificarne la consistenza formativa e approvare il via libera per accedere a supplenze e immissioni in ruolo, perché in altissima percentuale la formazione degli aspiranti docenti è in linea con quella praticata per il conseguimento dei titoli in Italia, il loro riconoscimento dovrà ora passare al vaglio del Ministero della Funzione Pubblica. Questo comporterà molto probabilmente un allungamento ulteriore dei termini, con conseguenti esclusioni di migliaia di candidati docenti supplenti dalla prossima tornata di assunzioni a tempo determinato e indeterminato.
Leggi l'articolo cliccando qui
Seminari di legislazione scolastica “Il CCNL 2019- 21 Approfondimenti” e Assemblee sindacali: il sindacato rappresentativo Anief continua la campagna di formazione e informazione per i docenti e gli Ata delle scuole italiane, anche all’estero. Presente agli incontri Marcello Pacifico, leader nazionale Anief.
Nell’incontro al Ministero sulle problematiche del nuovo codice degli appalti tenutosi lo scorso 25 gennaio, con il Capo di Gabinetto prof. Giuseppe Recinto, la delegazione Anief, aveva segnalato le criticità riscontrate dalle scuole in ordine ai viaggi d’istruzione e per le concessioni di servizi di distributori automatici in assenza del requisito di stazione appaltante qualificata.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.