L’età di pensionamento dei lavoratori italiani rimane la stessa. Invece, l’uscita anticipata si sposta avanti di un anno. È questo l’esito del testo approvato dal governo per rispondere alla scarsità di risorse che sta producendo una Legge di Bilancio in forte debito. Ne consegue che per lasciare prima il lavoro, dal 2024 ci vorrà un anno di più: Quota 103 diventa Quota 104, con l’uscita anticipata che passa da almeno 62 a 63 anni, sempre avendo 41 anni di contributi ma con l’introduzione anche di meccanismi che disincentivano sempre più economicamente a lasciare il servizio. Inoltre, Ape Sociale e Opzione Donna confluiscono in un unico fondo per la flessibilità in uscita: permetterà di lasciare il lavoro a 63 anni di età e 36 di contributi però solo a caregiver, disoccupati e a chi rientra nei lavori gravosi, ai disabili e alle donne
“Quando il ministro Giuseppe Valditara dice che occorre premiare e valorizzare i docenti che lavorano in condizioni pessime e in territori difficili ha pienamente ragione: è giusto, secondo questo ragionamento, reintrodurre il bonus economico per le piccole isole”. Così si è espresso Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annunciando la diffida al ministero dell’Istruzione e del Merito: “Con questo atto – ha spiegato il leader del giovane sindacato - intendiamo sbloccare l’assegnazione dei fondi, con cui garantire l’assegno di indennità disagiata per chi opera in certe zone della Penisola ottenuto già da Anief”.
La "Retribuzione professionale docenti", pari a circa 175 euro ogni 30 giorni, va considerata anche per i docenti assunti per pochi giorni: a ribadirlo è stato il Tribunale di Trapani che, con una sentenza emessa il 15 ottobre ha assegnato ad una docente la Rpd, oltre gli interessi legali, che invece gli erano stati sottratti dall’amministrazione senza motivi validi (così come avviene per tutti i docenti con contratti “brevi o saltuari”. Ancora una volta, decisivo è stato il giudizio della Cassazione, troppo pesante per non essere preso in considerazione, così come avevano evidenziato i legali Anief che hanno preso in carico la difesa della docente.
Il giovane sindacato rappresentativo Anief torna a parlare di doppio canale di reclutamento e ci riprova con il DL Collegato al bilancio 24. “Certamente è necessario – ha affermato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – prevedere il doppio canale di reclutamento, così da poter per assumere in ruolo i precari da GPS. È Pronto il nostro emendamento. Bisogna immettere in ruolo chi fa andare avanti la scuola italiana da anni”, ha concluso Pacifico.
Il giovane sindacato Anief sta preparando un emendamento sulla Mobilità alla Legge di Bilancio che permetta deroghe ai vincoli per i neoassunti e trasferimenti sul 100% dei posti. Il leader del giovane sindacato Anief, Marcello Pacifico, ha affermato infatti che “è necessario far comprendere quanto sia importante prevedere queste misure soprattutto per i docenti che stanno a migliaia di chilometri dalla propria casa. È necessario fare in modo che un insegnante abbia accanto i propri affetti e la propria sede di lavoro. Ci crediamo fortemente e continuiamo a lottare per questo”, ha concluso Pacifico.
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Quasi 2.400 euro sono stati recuperati da una docente a tempo determinato che si è vista licenziare senza il pagamento delle ferie mai fruite: la donna si è rivolta ai legali dell’Anief, ha presentato ricorso al Tribunale di Trapani e ottenuto il risarcimento con gli interessi nel frattempo maturati, considerando che tutte le supplenze svolte dall’insegnante. Il giudice delle aule di giustizia di Trapani non ha avuto dubbi, spiegando, nella sentenza, che “come affermato da condivisibile giurisprudenza di legittimità, la normativa vigente circa il diritto alle ferie dei docenti supplenti e alla indennità sostituiva delle ferie non fruite, deve essere interpretata in conformità alle norme del diritto dell’Unione (cfr. Cass. sez. L. ord. n. 14268/2022)”.
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