Si è svolto qualche giorno fa in modalità telematica l’incontro con la Direzione Generale delle istituzioni della formazione superiore (AFAM) e le organizzazioni sindacali del settore volto a discutere le principali questioni legate al reclutamento e alla stabilizzazione del personale docente e tecnico-amministrativo in vista dell’inizio dell’Anno Accademico 2024/2025.
Quest’anno non via sarà alcuna riduzione delle risorse destinate ai docenti tutor e orientatori. La precisazione arriva dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, secondo cui grazie all’integrazione di fondi comunitari, si registra un “significativo aumento” delle risorse finanziarie che permetterà agli insegnanti coinvolti nei progetti di valorizzazione dei talenti, anti-dispersione e orientamento di ricevere una retribuzione accessoria pro capite almeno pari, se non superiore, a quella percepita nell’anno scolastico 2023/2024. Sempre il MIM precisa che per l’anno scolastico 2024/2025, la Legge di Bilancio ha stanziato 84 milioni di euro per le attività di orientamento, a cui si aggiungono 183 milioni di euro provenienti dal programma Poc “Per la scuola” 2014-2020, per un totale di 267 milioni di euro.
Chi vive la quotidianità sa bene quanto sia diventata complessa e stressante. Il personale scolastico, a partire dagli insegnanti, non lo nasconde. Un recente studio condotto in Lombardia ci ha detto su quasi 6.000 insegnanti di scuole medie e superiori, circa la metà del campione evidenzia un livello critico di esaurimento emotivo, depersonalizzazione e scarsa realizzazione personale, con un preoccupante 4,6% a forte rischio di burnout. L’allarme non è solo registrato nei confini nazionali: da uno degli ultimi studi in merito della Commissione Europea risulta che quasi il 50% degli insegnanti delle scuole superiori lamenta elevati livelli di stress: l’Italia, pur posizionandosi sotto la media UE (46,2%), ha fatto registrare il 28,9% dei docenti che riferiscono un livello di stress “abbastanza” elevato e un ulteriore 9% “molto alto”. Nella nostra Penisola, dunque, 4 insegnanti su 10 sono consapevoli in qualche modo e a vari livelli del disagio psicologico determinato dalla professione.
"La Legge di Bilancio stanzia delle risorse per il rinnovo dei contratti anche dagli anni 2025, 2027, 2028 e 2030: sono risorse che porteranno, tra sei anni, al recupero dell'inflazione che è cresciuta nell’ultimo periodo, ma non sappiamo nulla sul caro-vita futuro: è prevedibile, però, che quanto stanziato dal Governo non basti per recuperare il gap tra l'aumento del costo della vita e gli aumenti di stipendio che tutti i lavoratori si aspettano. Specialmente il personale scolastico e i dipendenti pubblici che, a oggi, non hanno ancora recuperato quanto hanno perso nei 10 anni di blocco contrattuale”: a dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente Anief, durante un’intervista video all’agenzia Teleborsa.
Eurosofia in convenzione con E-Sofia e il il Centro studi Verga avvia nuovi percorsi per incrementare il punteggio nelle prossime graduatorie di terza fascia ATA. Gioca d’anticipo!
A partire da metà ottobre sarà avviato il corso qualifica professionale:
Gli ambienti lavorativi possono diventare luoghi di stress e conseguente bournout per i dipendenti abbassandone le produttività e portando anche alla dissoluzione della concordia nel gruppo lavoro.
Una figura fondamentale che aiuti a ristabilire un ambiente di lavoro salutare per i dipendenti è lo Psicologo del lavoro.
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