Pubblichiamo alcuni articoli sul DDL, la scuola risponde a Renzi con un grande sciopero: in 10mila sfilano a Roma.
Pubblichiamo alcuni articoli sul DDL, la scuola risponde a Renzi con un grande sciopero: in 10mila sfilano a Roma.
Accolto il ricorso di una docente: il Ministero dovrà riconoscerle tutte le differenze non pagate, con tanto di interessi e spese legali. L'avvocato che ha curato il ricorso Salvatore Russo: "E' una sentenza storica".
1) Oggi, il Convegno: “L’opera lirica, patrimonio musicale, culturale e formativo
Giornata di studi sul valore del melodramma e dell’esercizio musicale nel sistema formativo.
2) Il governo tenta di svuotare l’autonomia scolastica contrapponendo i presidi ai professori
Alla manifestazione romana di venerdì scorso, una risposta corale da tutte le regioni d’Italia.
Decisivo il ruolo dei futuri consiglieri per ordinamenti e programmi ministeriali, per contrastare e correggere la riforma del Governo su organici, stato giuridico e organi collegiali. Il ministro Giannini, a differenza dei sindacalisti confermati nelle scorse elezioni RSU, li dovrà ascoltare perché i loro pareri sono obbligatori e determinanti anche per il contenzioso che potrebbe fermare la riforma.
Si tratta dell’organo di democrazia che dopo la soppressione del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione e le sanatorie di atti ministeriali firmati senza il previsto parere, verrà finalmente ricostituito, a vent’anni dalle precedenti elezioni. Evitando, in tal modo, il rischio di ricorsi per procedura illegittima degli atti non sottoposti a parere preventivo. Per il futuro della scuola si tratta di un evento importante: il “parlamentino” dei lavoratori arriverà infatti giusto in tempo per formulare valutazioni e giudizi sul ddl Buona Scuola, il cui esame è partito in questi giorni presso la VII Commissione di Montecitorio.
Anief presenta la sua proposta per cambiare la scuola: valorizzare il servizio per la progressione economica di carriera; tutelare la governance collegiale nella scuola senza derive autoritarie; recuperare il tempo scuola ridotto in ogni ordine e grado; attuare la parità di trattamento giuridica ed economica tra personale precario e di ruolo; stabilizzare tutti i precari che hanno conseguito un’abilitazione; consentire il trasferimento/assegnazione provvisoria per tutelare il diritto al lavoro ed alla famiglia; utilizzare le graduatorie per le supplenze su posti non vacanti. Il motto prescelto è “Fai ascoltare la tua voce”.
Marcello Pacifico (presidente Anief e candidato al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione): mai come ora, alle elezioni del 28 aprile, risulta importante eleggere consiglieri preparati, giusti, liberi, seguiti da organizzazioni esperte nella legislazione scolastica e nel diritto scolastico. Come l’Anief ha dimostrato di essere dall’atto della sua fondazione, continuando a vincere nei tribunali e ad essere audita in Parlamento.
Il precariato scolastico non è un fenomeno degli ultimi anni. Prova ne è la sentenza ottenuta dall'Avv. Salvatore Russo, legale di fiducia del sindacato ANIEF presso il Tribunale del Lavoro di Roma, che ha riconosciuto a una docente precaria - che da precaria era andata in pensione - il diritto a percepire la medesima progressione stipendiale spettante ai docenti di ruolo.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): è una sentenza esemplare che farà storia e rende giustizia al lavoro dei precari della scuola.
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