Ancora pochi giorni è prenderà via il confronto sul rinnovo del CCNL istruzione 2022-24: il prossimo 4 luglio il ministro Giuseppe Valditara presenterà ai sindacati l’Atto di indirizzo. Tra i sindacati convocati c’è anche l’Anief, che ha le idee molto chiare su cosa chiedere durante la trattativa. Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato, indica le priorità che il sindacato porterà avanti. Prima di tutto, dice il sindacalista ad Orizzonte Scuola, “dobbiamo necessariamente allineare gli stipendi del personale scolastico all’inflazione. Questa è la priorità per Anief. Per farlo servono delle risorse e sappiamo già che non sarà facile. Siamo sotto di 20 punti, in vent’anni abbiamo perso il 20% del potere d’acquisto. Inutile parlare di stipendi europei se non si riesce ad avere la dignità nel proprio paese” dichiara Pacifico che già aveva denunciato qualche mese fa l’aumento del costo della vita che negli ultimi tre lustri ha abbattuto di oltre il 15% gli stipendi.
Qualcosa si muove anche sul rinnovo contrattuale 2022-24 del comparto Istruzione, Università e Ricerca: in attesa della convocazione da parte dell’Aran, giovedì 4 luglio i sindacati rappresentativi sono stati convocati dall’amministrazione per l’illustrazione delle novità contenute nell'atto di indirizzo da parte direttamente del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Prende dunque corpo la realizzazione del percorso che nelle intenzioni dello stesso Ministro dovrebbe portare all’approvazione del Ccnl 2022-24 entro la fine dell’anno solare.
ROMA, 21 GIU - "L'autonomia differenziata, così come approvata dal Parlamento, creerà enormi danni alla scuola, soprattutto agli istituti collocati in territori svantaggiati: abbiamo suggerito, in fase di attuazione, delle precise condizioni sul finanziamento dei LEP, così da avere quelle garanzie di omogeneità e armonizzazione tra le regioni che nella legge approvata non vi sono. Comunque, per noi la norma rimane incostituzionale e la porteremo di certo in tribunale". Lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a commento della riforma voluta dal Governo e avallata dalle Camere, approvata due giorni fa dopo una lunga maratona notturna alla Camera con il secondo e definitivo sì al disegno di legge.
Senza la Carta di aggiornamento professionale da 500 euro l’anno “si manterrebbero nell'insegnamento docenti non aggiornati, né formati”: a scriverlo è stato il Consiglio di Stato il 16.03.2022 con la sentenza n. 1842, a ribadirlo ad ogni ricorso esaminato sono i tribunali del lavoro. Come quello di Treviso, che alcuni giorni fa ha accolto il ricorso di una insegnante che ha svolto delle supplenze annuali tra il 2020 e il 2022 poiché era stata costretta ad aggiornarsi a proprie spese a differenza del personale già immesso in ruolo. Sempre il giudice di Treviso ha ricordato che secondo il Consiglio di Stato “sussiste, infatti, un'indiscutibile identità di ratio - la già ricordata necessità di garantire la qualità dell'insegnamento - che consente di colmare in via interpretativa la predetta lacuna”.
Con la chiusura dell’anno scolastico e con lo spirito di migliorare e facilitare le incombenze di questo periodo, gli enti di formazione, Eurosofia ed E-Sofia, in linea con l’esperienza già maturata ed in continuità con i successi formativi raggiunti, hanno organizzato tre nuovi preziosi webinar gratuiti, che siamo certi possano supportare al meglio i Dirigenti ed il personale di segreteria.
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