“Fra 10 anni la popolazione italiana scenderà sotto i 45 milioni di abitanti, nel frattempo abbiamo più del 10% di alunni alloglotti iscritti nelle nostre scuole, percentuale che si può stimare del 25% rispetto alla scuola dell'obbligo. Nella scuola insegniamo i valori della cittadinanza italiana trasversalmente in tutte le materie e ci sforziamo di apparire e costruire una comunità educata secondo i nostri valori. Sarebbe opportuno prevedere la cittadinanza già per chi ha seguito la scuola dell'obbligo perché non è la nascita o la lingua che dà diritto di cittadinanza di un Paese ma la cultura che insegniamo nelle nostre scuole”: è questo il pensiero del leader dell’Anief, giovane associazione sindacale rappresentativa sempre dalla parte di chi vuole far valere i propri diritti.
I presidi si sarebbero insediati il 1° settembre. Decisione rinviata al 5 dello stesso mese quando si riunirà la camera di consiglio
Visto il cambiamento climatico in corso l’Anief chiede al ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, di cambiare il calendario scolastico. “Con questa afa è assurdo iniziare le lezioni entro metà settembre, meglio ottobre. Ci vuole buon senso e lungimiranza. Anche i cicli produttivi devono cambiare e la pubblica amministrazione deve avviare questi cambiamenti secondo il clima”, ha commentato Pacifico, il presidente dell’Anief.
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