Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, torna a commentare il compenso che continua ad essere assegnato al personale docente impegnato negli esami di maturità: "Anche quest'anno - dice il sindacalista autonomo - si tratta di cifre a dir poco ridicole, quasi offensive per un insegnante che conduce con dedizione e impegno la sua missione educativa: come si fa a dare appena 399 euro lorde, che diventano meno di 200 euro nette, a un commissario interno e poco più ad uno esterno? Purtroppo, è solo una conferma del trattamento economico iniquo che continua ad avere il personale scolastico, vale anche per gli Ata, i cui livelli stipendiali rimangono ampiamento al di sotto dell'inflazione, mentre quelli di altri comparti, ad esempio del settore edile, si sono addirittura raddoppiati".
Finalmente arriva l’atteso bonus per i docenti che svolgono servizio nelle piccole e che devono operare quindi in contesti territoriali difficoltosi. Decisivo è stato lo sblocco del decreto ministeriale n. 213 del 13 novembre scorso, che attribuisce le indennità di sede disagiate alle scuole e ai 3 mila insegnanti precari e di ruolo per il servizio effettivamente prestato nel 2023: nel decreto viene specificato, infatti, che con esso si “definisce la ripartizione delle risorse finanziarie tra le istituzioni scolastiche che hanno plessi nelle piccole isole, stanziate ai sensi dell’articolo 1, comma 770, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, per l’esercizio finanziario 2023, pari a 3 milioni di euro, ai fini dell’attribuzione dell’indennità di sede disagiata”, oltre che “i criteri per l’attribuzione dell’indennità di sede disagiata a ciascun docente assunto a tempo determinato o indeterminato e assegnato a un plesso sito in una piccola isola”.
Il secondo incontro sulla sequenza contrattuale dedicata al tema della responsabilità disciplinare dei docenti ha riservato un’importante novità: la bozza presentata dall’ARAN ai sindacati ha recepito le indicazioni dell’ANIEF, che si era dichiarata indisponibile a qualsiasi discussione sul punto senza precise rassicurazioni circa il mantenimento al di fuori della potestà dei dirigenti scolastici dell’irrogazione di sospensioni dal servizio del personale docente, su cui è indispensabile che continui ad essere un organo terzo a decidere.
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