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"Il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi fa bene a prevedere un miglioramento dell'offerta formativa a seguito della riduzione delle nascite, ma non comprendiamo perché annunci meno classi e non meno alunni per classe: c'è una differenza abissale tra le due condizioni, ma temiamo che non si tratti di un lapsus. La stessa previsione di riduzione degli investimenti per il comparto Istruzione inserita nel Documento di Economia e Finanza approvato poche settimane fa (su cui hanno espresso la loro contrarietà anche i parlamenti delle Commissioni Cultura di Camera e Senato) parla chiaro: perché a giustificare i miliardi di risparmio previsti per i prossimi decenni è proprio la tendenza diffusa alla denatalità. Noi non possiamo essere d'accordo e anche per questo abbiamo proclamato la sciopero con altri sindacati, per l'intera giornata del 6 maggio". A dirlo è Marcello Pacifico che guida il sindacato Anief.
È al vaglio della VI e X Commissione di Palazzo Madama il decreto Ucraina, il n. 21 approvato il 21 marzo scorso e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 67: tra le richieste di modifica alla Commissione Finanze e Tesoro e Industria, Commercio e Turismo ci sono anche diversi emendamenti presentati dal giovane sindacato Anief. Nello specifico, gli emendamenti riguardano l’articolo 36 del decreto incentrato sulle Misure urgenti per la scuola: tra questi, troviamo fra gli ammissibili cinque proposte.
La riduzione del tasso demografico porterà ad aumentare la qualità della didattica, ma anche a ridurre le classi. A dirlo è stato oggi il Ministro dell’Istruzione durante la presentazione della Unesco Chair on Urban Health a La Sapienza. “Da qui al 2032-33 l’Italia – ha detto Patrizio Bianchi - avrà 1 milione e 400 mila studenti in meno, una caduta demografica di grande portata, che coinvolge la struttura sociale, le ambizioni e le speranze del Paese. Bisogna avere ancora più attenzione alla scuola. Come già stiamo facendo tutte le risorse che ci sono per la scuola devono rimanere sulla scuola. Bisogna ridurre il numero delle classi e aumentarne la qualità”.
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