Al Miur si punta ancora a luglio come data per l'avvio delle operazioni concorsuali, con la somministrazione dei test preselettivi. Una selezione che “consentirebbe di portare i nuovi presidi a dirigere le scuole a partire dal settembre 2016. Per far ciò, è confermata anche la riduzione degli scritti da due ad uno. Il regolamento è pronto, attende soltanto di essere pubblicato. Uno dei problemi ancora da risolvere riguarda il numero di posti messi a bando: il problema nasce dai concorsi 2012 in Campania e Toscana che, a seguito di ricorsi, sono ancora da terminare. Il concorso durerà circa 12 mesi, cui seguiranno circa sei mesi di corso: con ogni probabilità, le prove si svolgeranno a Roma e ne sono previste 3 o 4: test di accesso, 1 o 2 prove scritte, prova orale. La novità più rilevante di questa selezione sarà l’accesso aperto anche ai candidati con meno di 5 anni di servizio di ruolo, che rappresenta un’altra vittoria del sindacato. Che però non si accontenta: per diventare preside non è indispensabile essere docenti di ruolo, in caso contrario ricorreremo.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): rimane un vero mistero quello delle sedi scolastiche cancellate: per effetto della sentenza sul dimensionamento n. 147 del 2012, infatti, avrebbero dovuto ternare in vita. Invece sino ad oggi è rimasta inevasa. Con il risultato che erano 10mila i presidi prima della Legge 111 del 11, mentre oggi ora sono appena 8.500. Anzi, in realtà appena 7.300, visto che continuano ad esserci oltre 1.200 scuole affidate in reggenza. E questo avrà effetti negativi anche sul numero di posti messi a bando.