L’intenzione è superare la distinzione tra insegnanti di classe e di sostegno: chiunque opera in una scuola - dai docenti al personale Ata, fino ai dirigenti scolastici - dovrà avere competenze minime per accogliere e interagire proficuamente con un alunno portatore di handicap. Mentre il personale altamente specializzato, che si vorrebbe avvicinare al profilo sanitario, si occuperà delle disabilità gravi.
Marcello Pacifico (presidente Anief): se è positiva la formazione di base rivolta a tutto il personale, per quanto riguarda quella specialistica si sta dimenticando che ogni professionista ha un ruolo ben definito: l’insegnante non ha mansioni di medico o di infermiere. Non si può pensare di sganciarlo dal team docente. Come non si può accettare che un docente rimanga sul sostegno per sempre. La soluzione per migliorare l’assistenza agli alunni disabili è coprire quel 30% di posti oggi vacanti assumendo 40mila nuovi docenti.