Si fa di ora in ora più difficile il problema della copertura dei posti: le scuole sono costrette ad accettare le disponibilità mandate con la semplice messa a disposizione. Si nominano laureandi come supplenti e, intanto, prima del loro arrivo, si smistano gli studenti nelle classi per 20 giorni. A tal proposito, un dirigente dell’Ambito territoriale ha oggi ammesso che “i posti di ruolo per il sostegno rimangono spesso non assegnati” e aggiunge “dei 100 che avevamo a disposizione a Verona, come fase C, ne abbiamo assegnati solo un paio”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): avevamo previsto che la supplentite non sarebbe terminata. Ora, il Governo è riuscito a superare la nostra previsione, perché si sta verificando l’esatto opposto di quanto promesso. Lasciati ai margini più di 100mila docenti delle graduatorie d’Istituto, i quali, se inseriti nelle GaE, avrebbero potuto tamponare questa emergenza, scaricando sulle scuole la copertura delle cattedre vacanti. Le soluzioni ci sono, basta legiferarle: portando al 100% l’organico di diritto del sostegno e approvando in Senato gli emendamenti Anief al “Mille proroghe 2016”.