Accolti presso il Tribunale del Lavoro di Roma altri due ricorsi Anief che riconoscono il diritto dei docenti di ruolo al corretto computo degli anni di servizio svolti durante il precariato al fine del passaggio da posto sostegno a posto comune durante le operazioni di mobilità. Dopo gli errori sulle procedure di mobilità rilevati a livello nazionale, il nostro sindacato ha ottenuto - grazie al prezioso intervento degli Avvocati Salvatore Russo, Ida Mendicino, Fabio Fanci e Walter Miceli - piena ragione in favore di due nostri iscritti, con la condanna dell'Amministrazione a concedere il trasferimento su posto comune computando correttamente il servizio a tempo determinato svolto dai docenti.
Al silenzio-rigetto da parte dell’USR seguirà ricorso gratuito presso il tribunale competente. Riparte dopo i centinaia di posti attivati l’anno scorso, e risarcimenti fino a 12 mila euro, l’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno”Il sindacato chiede anche al Miur di trasformare il 30% dell’organico di fatto attivato ogni anno (40mila posti), in costante aumento, in organico di diritto e di consentire la partecipazione degli ultimi docenti specializzati su sostegno dalle Università alle prove suppletive. Per info, segnalazioni o adesioni al ricorso, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Storica decisione del tribunale di Caltanissetta ottenuta dai legali Anief, in difesa di un'alunna della scuola primaria con disabilità grave: il Tribunale del capoluogo siciliano, accertata l’ennesima mancata tutela del diritto allo studio di una ragazza con handicap in situazione di gravità, ha sanzionato sonoramente la condotta discriminatoria del Miur per la mancata attribuzione di un insegnante di sostegno pari al numero di ore richiesto dalla scuola al fine di tutelare il suo diritto all'integrazione e all’istruzione.
Appello del giovane sindacato a dirigenti scolastici, docenti e genitori: sorvegliate sin da subito sulla formazione delle cattedre che nelle prossime settimane verranno assegnate dagli uffici periferici del Miur alle scuole e soprattutto sulla corretta assegnazione delle ore di sostegno. Le premesse non sono positive, perché è notizie di queste ore che l’organico di fatto del prossimo anno scolastico è stato tagliato di 1.200 posti. Laddove risultassero delle discrepanze rispetto a quanto stabilito dalle Asl di competenza e dal Piano educativo individualizzato, vanno segnalate all’Anief aderendo all’iniziativa “Sostegno: non un’ora di meno!”, scrivendo all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): presso il Tribunale di Caltanissetta è stato raggiunto un risultato importante. Il Ministero dell’Istruzione deve solo vergognarsi per aver pensato di fare “cassa” in presenza di una bambina disabile che, attraverso i genitori, rivendicava solo il giusto diritto a un'istruzione adeguata alle sue necessità.
Successo dell’iniziativa “Sostegno, non un’ora di meno!” promossa dall’Anief per la tutela dei diritti degli alunni disabili. A conclusione dell’anno scolastico, l’Anief tira le somme del progetto annuale, promosso per la tutela degli alunni con disabilità a cui il Miur aveva negato il giusto apporto delle ore di sostegno in spregio al loro diritto all’istruzione e all’uguaglianza. Diverse le sentenze favorevoli provenienti da più tribunali d’Italia, supportate gratuitamente dai legali del giovane sindacato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): con la nostra iniziativa abbiamo fatto rispettare i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale, ma anche quanto previsto dalla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea tutelando il diritto all’istruzione, all’uguaglianza e il principio di non discriminazione degli alunni in difficoltà. Il fatto che il Ministero voglia ‘risparmiare’ sui nostri figli più deboli è una vergogna e in tribunale abbiamo avuto ragione costringendolo al rispetto della legalità.
L’imbarazzante situazione, di cui il Miur ha tutta la responsabilità per l’eccessiva pre-selezione sui titoli d’accesso, si verificherà in Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria e Friuli Venezia Giulia. La rigidità del Miur nel preselezionare gli aspiranti insegnanti, contrasta pure con la decisione del Tar del Lazio di dire sì alla richiesta dei docenti di ruolo di partecipare alle prove in programma nelle prossime settimane. Inoltre, quegli oltre 500 posti di sostegno che di sicuro non andranno al ruolo, sono destinati ad essere coperti da docenti laureati. Gli stessi per i quali si attende la pronuncia del Consiglio di Stato, a proposito delle istanze di chi ancora oggi risulta, comunque, salvaguardato dalla legge che gli consente di insegnare.
Marcello Pacifico (presidente Anief): nelle more della definizione della sentenza di merito, anche per come si è comportata in passato la giustizia amministrativa, sarebbe opportuno estendere la partecipazione a tutti i candidati in possesso del titolo di studio d’accesso. Superando la dimenticanza del legislatore, che ha ignorato il principio di affidamento, di buon andamento, il rispetto del merito, la parità di accesso dei cittadini ai pubblici uffici, i principi di ragionevolezza e di equità. L’obiettivo rimane quello di ottenere dei provvedimenti d’urgenza favorevoli ai ricorrenti prima del 31 maggio. Lo stesso potrebbe accadere per le discipline, molte delle quali hanno fatto registrare domande appena superiori alle cattedre messe a bando.
Spazio Anief di mainstreaming per un cambiamento culturale e strategico di professionalità docente dai contesti educativi alla didattica: conoscere e praticare attività inclusive nella scuola.