La nota n. 2805 dell’11 dicembre emessa dal Ministero dell’Istruzione, oltre che giunta fuori tempo massimo, non chiarisce, né tanto meno risolve, diversi punti oscuri del farraginoso impianto venutosi a creare con la Legge 107/15. Come è possibile dare la “priorità all'attività progettuale”, dal momento in cui nelle scuole quest’anno sono stati spalmati 48mila docenti neo-assunti che in gran parte non avevano richiesto?
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): si tratta di immessi in ruolo al buio, catapultati nelle scuole senza ancora aver realizzato il Piano triennale dell’offerta formativa, la cui stesura si realizzerà solo tra un mese. È come se si realizza una casa partendo dal tetto e non dalle fondamenta. Tra le contraddizioni che stiamo vivendo permane poi l’assenza del personale Ata nel piano di reclutamento. E che dire della possibilità data ai collegi dei docenti di scegliere i docenti, in modo gerarchico, tra sette aree disciplinari, per poi inviare quelli c’erano a disposizione? La frittata dell’amministrazione sarà poi completata a giugno, quando verranno istituti gli ambiti territoriali. Nel frattempo, quasi tutti i docenti immessi in ruolo con il potenziamento della fase c) faranno i tappabuchi.