La denuncia di Anief e Anci: "In tanti, anche non più giovanissimi e legati alla propria terra sia dagli affetti familiari, sia dall’essere pienamente integrati al tessuto economico, sociale e culturale riceveranno nei prossimi giorni una destinazione che, nella maggior parte dei casi, li costringerà a spostarsi nelle regioni del Centro-Nord".
Il concorso a cattedra 2016 "non passerà alla storia solo per le esclusioni clamorose volute dal Miur, ma anche per il numero impressionante di bocciati". E' quanto afferma l'Anief aggiungendo che dai primi riscontri dei giudizi delle commissioni, rispetto alle prove scritte, risulta che a livello nazionale oltre la metà dei candidati che hanno risposto agli otto quesiti proposti non sarebbero stati ammessi alle prove successive. Ma ci sono anche diverse commissioni che hanno operato con la logica del "taglione", portando all'orale solo una manciata di docenti precari. "Il caso più eclatante - sottolinea l'Anief citando un articolo di Orizzonte scuola - finora si era verificato in Sardegna per il sostegno scuola di I grado, dove era stato ammesso all'orale un solo candidato (è pur vero che i partecipanti erano solo 4).
(Teleborsa) - La riforma scolastica continua a mostrare i suoi limiti. La denuncia arriva dal sindacato della scuola Anief, secondo il quale La Buona Scuola "è alla frutta": l'organico potenziato viene utilizzato per i docenti soprannumerari di altre materie ed i trasferimenti sono nel caos. L'organico potenziato, previsto per realizzare progetti e Pof, si sta rivelando un grande "calderone" a disposizione di presidi ed Uffici scolastici regionali, addirittura al punto da cambiare la fisionomia dei posti richiesti dagli istituti, al fine di trovare una collocazione al personale privo di titolarità. "Se un istituto ha chiesto con priorità un docente di potenziamento con determinate caratteristiche, si ritrova sempre più spesso un insegnante diverso anche laddove vi siano docenti, abilitati in quella materia, disposti a coprirla", denuncia il leader del sindacato Marcello Pacifico, aggiungendo che "l'ordine che arriva da Viale Trastevere è, evidentemente, quello di dare la priorità assoluta all'assegnazione dei soprannumerari". "In barba ad esigenze didattiche - prosegue - Prof e organi collegiali, ci ritroviamo con tanti soprannumerari da sistemare a tutti i costi e 100 mila neo assunti in balia di un cervellone ministeriale chiaramente non in grado di governare la loro assegnazione definitiva perché frettolosamente incrociata con la fase interprovinciale dei vecchi assunti. Non vogliamo essere facili profeti, ma la parte più corposa di errori e reclami deve ancora arrivare: ne riparleremo tra qualche ora".
ROMA, 27 LUG - I movimenti sugli ambiti territoriali, regionali e nazionali "attesi inutilmente per tutta la giornata di ieri, sono partiti a singhiozzo e con ventiquattrore ore di ritardo". Lo denuncia l'Anief. "Con i docenti infuriati e nessun segnale di vita da parte del Miur. Tanti i docenti che ancora non sanno dove sono stati collocati: il sistema informatico non appare efficiente. E difficilmente lo potrà diventare. Se il buongiorno si vede dal mattino, stiamo vivendo un prologo di una probabile sequela di errori negli spostamenti, con inevitabile code di reclami e ricorsi. L'aver messo insieme le varie fasi, B1, B2, B3, C e D, ha mandato in tilt il sistema, perché mescolando l'assegnazione di una sede definitiva per i neo assunti e la fase interprovinciale per i vecchi assunti su tutti i posti vacanti e disponibili - afferma l'Anief - ha evidentemente bloccato l'apparato telematico del Miur basato su algoritmi". Per il sindacato "se questo è il cambiamento e se è così che si vuole cambiare la scuola italiana, allora non vi è alternativa al rimpianto delle vecchie maniere, quindi al ritorno alla domanda cartacea". "Chiediamo al Miur - dichiara il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - di spiegare i fatti, di fare chiarezza e ammettere di aver fallito per l'ennesima volta. Qui non c'è in gioco il solo futuro di intere famiglie ma soprattutto, a poco più di un mese dall'inizio dell'anno scolastico, il futuro di un intero sistema d'istruzione che in balia di accordi tra Governo e sindacati rappresentativi sta portando verso la rovina". (ANSA).
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IL PUNTO
I RICORSI
Dimensionamento: per evitare il licenziamento i Dsga costretti a cambiare regione
Ricorso contro il blocco quinquennale della mobilità per il personale docente neo immesso in ruolo
Scheda di rilevazione dati Ricorso Mobilità - Trasferimenti