Scuola, bocciato dalla Corte Ue il sistema italiano delle supplenze: precari vanno assunti.
Scuola, bocciato dalla Corte Ue il sistema italiano delle supplenze: precari vanno assunti.
Dopo una battaglia legale durata cinque anni la Corte di Giustizia Europea ha deciso la stabilizzazione del personale che ha svolto almeno 36 mesi di servizio. Esultano le sigle.
La sentenza della Corte europea viene dopo i ricorsi del sindacato che richiamavano le norme europee contro l'abuso dei contratti a termine nel pubblico impiego.
Accolto il ricorso dei sindacati: illegittime le norme italiane sulle supplenze. Possibili anche risarcimenti fino a due miliardi di euro.
Il 26 novembre si preannuncia come una data storica per i docenti precari. Mercoledì prossimo alle ore 9.30, infatti, la Corte di Giustizia europea dovrebbe leggere una sentenza, da cui deriverà la stabilizzazione di 250mila docenti precari, a cui, nonostante il Miur continui a considerarli invisibili, spetterebbe l'assunzione.
La sentenza riguarda l'utilizzo reiterato nonchè immotivato di dipendenti scolastici che non sono di ruolo e pare certo che a Lussemburgo si darà ragione alle rivendicazioni dell'Anief del 2010.
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IL PUNTO
I RICORSI
Dimensionamento: per evitare il licenziamento i Dsga costretti a cambiare regione
Ricorso contro il blocco quinquennale della mobilità per il personale docente neo immesso in ruolo
Scheda di rilevazione dati Ricorso Mobilità - Trasferimenti