È bene che il Ministro dell’Istruzione si rechi all’appuntamento con i rappresentanti dei lavoratori della scuola portando buone nuove su autonomia regionale, rinnovo del contratto, stipendi al palo, precariato in crescita, reclutamento da rifare. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che come sindacato rappresentativo, in attesa della certificazione definitiva, ha presentato formale richiesta e si dichiara disponibile a partecipare all'incontro di domani, l’amministrazione conosce quali sono le richieste compatte dei lavoratori: se vuole davvero avviare un confronto costruttivo è bene che dimostri disponibilità a cambiare. Altrimenti avremo solo perso tempo.
“I cambiamenti della società sono una sfida. Con la collaborazione delle forze politiche e sociali possiamo governare le dinamiche demografiche, riuscendo a offrire più #scuola ai nostri ragazzi. Di questo parleremo domani nell'incontro con i sindacati al MIUR Social”. A scriverlo è stato oggi il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, alla vigilia dell’incontro al Miur con i sindacati della scuola durante il quale dovrà portare elementi innovativi così convincenti da far desistere le organizzazioni sindacali dallo sciopero unitario già prefissato per il prossimo 17 maggio.
“Prendiamo atto – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - che durante il periodo in cui il Governo è stato sino in carica, non c’è stata alcuna disponibilità a venire incontro alle esigenze dei lavoratori: ha lasciato tutto inalterato, ad esempio, sul trattamento diversificato tra personale di ruolo e precario, come sulla stabilizzazione dei precari con oltre 36 mesi, ignorando quanto indicato sul finire del 2018 dall’avvocato generale Szpunar della Corte di Giustizia Europea, che sull’interpretazione della clausola 5 della Direttiva 70/99 UE, con l’Italia che continua a vessare i precari di lungo corso concedendo loro solo supplenze, si è detto d’accordo con le tesi già espresse dalla Commissione UE e dai legali Italiani contro lo Stato italiano”.
“Come non si può di certo ragionare – continua Pacifico – che chi vuole imporre la regionalizzazione dei servizi pubblici, scuola in testa, lasciando al suo destino il Sud e tutte quelle scuole che oggi già navigano a vista per colpa di uno Stato che concede alle scuole solo i finanziamenti per “tirare avanti” e senza alcuna possibilità di sviluppo, proprio mentre si continua a parlare di autonomia scolastica”.
“E che dire della vertenza contrattuale, che Anief sta conducendo da tempo, sulla pochezza degli stipendi di docenti e Ata che l’esecutivo ha cercato di contrastare molto a parole ma poco nei fatti, se si considerano i 5 euro scarsi di incremento, dovuto all’indennità di vacanza contrattuale che peraltro deve scattare per legge quattro mesi dopo la scadenza naturale del contratto collettivo nazionale? Sono argomenti su cui il Ministro si deve soffermare. E con risposte convincenti”, conclude il sindacalista autonomo.
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