La Commissione Bilancio della Camera, all’ultimo momento ha dato il via libera all’ampliamento, seppure di appena 2 milioni di euro, del fondo legato ai contenziosi per le mancate assunzioni dei supplenti storici con almeno 36 mesi di servizio svolto (a firma del relatore Mauro Guerra del Pd). Parallelamente, è stato chiesto di effettuare il conteggio delle supplenze, pari a 36 mesi di servizio complessivi pure non continuativi, solo a partire dal 1° settembre scorso. Secondo Anief, questa modifica non basta a coprire la mole dei risarcimenti richiesti dai docenti ricorrenti che si sono rivolti o si stanno rivolgendo al giovane sindacato, anche per ottenere gli scatti di anzianità non corrisposti per il periodo di precariato
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): finalmente i parlamentari si rendono conto che se non si affronta la situazione del precariato a livello nazionale, attraverso norme ad hoc, le rivalse dei tanti danneggiati dalla mancata applicazione delle indicazioni europee faranno scoppiare una situazione sinora tenuta solo sopita. Perché d’ora in poi, a seguito delle ultime sentenze nazionali e transnazionali, tutti coloro che hanno svolto almeno tre anni di supplenze possono vantare risarcimenti tutt’altro che figurativi. L’importo previsto è basso, seppure incoraggiante: solo in Piemonte, grazie ai legali Anief, in un solo anno sono stati conferiti dallo Stato, tramite i tribunali, più di un milione di euro di risarcimenti. A beneficiarne sono stati solo una settantina di precari. Ora, il sindacato sta cercando giustizia per risarcire i precari che hanno stipulato 1 milione e mezzo di contratti nell’ultimo decennio: molti riguardano precari o ex precari che hanno svolto 36 mesi di supplenze.
Nella Legge di Stabilità, su cui si sta approvando la fiducia dell’Aula di Montecitorio, finalmente si prende atto delle recenti sentenze della Cassazione sul precariato scolastico e si incrementa il fondo per i risarcimenti dei supplenti di lungo corso: sovvertendo il diktat imposto dai vertici della maggioranza parlamentare, che ha di fatto rimandato a dopo il referendum del 4 dicembre il possibile esame ed approvazione degli emendamenti migliorativi del nostro sistema d’Istruzione, la Commissione Bilancio della Camera, all’ultimo momento ha infatti dato il via libera all’ampliamento, seppure di appena 2 milioni di euro, del fondo legato ai contenziosi per le mancate assunzioni dei supplenti storici con almeno 36 mesi di servizio svolto (a firma del relatore Mauro Guerra del Pd). Parallelamente, riporta Orizzonte Scuola, è stato chiesto di effettuare il conteggio delle supplenze, pari a 36 mesi di servizio complessivi pure non continuativi, solo a partire dal 1° settembre scorso.
Secondo Anief, questa modifica non basta a coprire la mole dei risarcimenti richiesti dai docenti ricorrenti che si sono rivolti o si stanno rivolgendo al giovane sindacato, anche per ottenere gli scatti di anzianità non corrisposti per il periodo di precariato. Si tratta, pertanto, solo di una timida apertura incoraggiante per il futuro. “Finalmente – dichiara il suo presidente nazionale, Marcello Pacifico – i parlamentari, anche quelli della commissione Bilancio, si rendono conto che se non si affronta la situazione del precariato a livello nazionale, attraverso norme ad hoc, le rivalse dei tanti danneggiati dalla mancata applicazione delle indicazioni europee faranno scoppiare una situazione sinora tenuta solo sopita. D’ora in poi, a seguito delle ultime sentenze nazionali e transnazionali, tutti coloro che hanno svolto almeno tre anni di supplenze possono vantare risarcimenti tutt’altro che figurativi”.
“Certamente – continua il sindacalista Anief-Cisal - l’importo che si sta facendo strada e potrebbe trovare spazio nella versione definitiva della legge di bilancio, non può essere sufficiente. Basta ricordare che solo in Piemonte con i legali Anief, in un solo anno sono stati conferiti dallo Stato, tramite i tribunali, più di un milione di euro di risarcimenti. A beneficiarne sono stati solo una settantina di precari. Ora, il sindacato sta cercando giustizia per risarcire i precari che hanno stipulato 1 milione e mezzo di contratti nell’ultimo decennio: molti riguardano precari o ex precari che hanno svolto oltre 36 mesi di supplenze. Viene da sé che i 10 milioni di euro indicati nel comma 132 della Buona Scuola sono appena un acconto. E pure i 2 milioni di euro previsti dall’emendamento Guerra alla Legge di Stabilità rappresentano solo un segnale incoraggiante”.
È appurato, del resto, che nessun Paese aderente all’UE può eludere alla piena parità di trattamento tra precari e docenti di ruolo, anche per il conferimento degli scatti di anzianità professionale con il pieno riconoscimento del periodo pre-ruolo: un concetto ribadito, di recente, pure dalla Cassazione, che trova origine nella direttiva 1999/70/CE, ribadita nel 2014 dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Attraverso il portale Anief è ancora possibile per chiedere, per la propria posizione, l’immissione in ruolo, il riconoscimento degli scatti stipendiali e l’estensione dei contratti dal 30 giugno al 31 agosto. È possibile, infine, ricorrere per farsi riconoscere per intero tutto il punteggio dichiarato da supplente (punti 6, piuttosto che punti 3 per i primi quattro anni), nel rispetto di quanto più volte affermato dai giudici del lavoro sulla ricostruzione e la progressione di carriera, ed in coerenza con quanto espresso dalla curia europea.
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