Il bonus da 200 euro previsto dal Decreto Aiuti per pensionati e lavoratori dipendenti esclude i più bisognosi dipendenti della scuola: i precari con supplenze brevi, i circa 50mila dipendenti-Covid e addirittura i docenti e gli Ata che hanno stipulato un contratto annuale fino al 30 giugno 2022 tra cui almeno 70mila di sostegno su posti in deroga. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “siamo all’assurdo, perché una manovra nata per aiutare le persone e i lavoratori più bisognosi esclude chi è in cima alla lista: non esiste una categoria, almeno nel comparto pubblico, che non abbia più bisogno di sussidi e aumenti di stipendi degli insegnanti, degli amministrativi della scuola e dei collaboratori scolastici. Sono dipendenti, ancora più se precari, che percepiscono somme molto al di sotto degli standard stipendiali dei colleghi europei e tra le più basse della pubblica amministrazione italiana. Escluderli da questo indennizzo, anche se poco più che simbolico, andrebbe a determinare un’ulteriore ingiustizia che come sindacato non faremo passare inosservata. Chiediamo quindi - conclude Pacifico - che in fase di conversione in legge decada il ‘cavillo’ del contratto in essere a luglio”.