Si è appena concluso l’incontro con Stefania La Mantia, segretaria generale Anief. Per rivedere la diretta, cliccare qui; per ascoltare le parole di Stefania La Mantia, cliccare qui.
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Si è svolto oggi il confronto sulle quantità di posti che caratterizzeranno la scuola nel prossimo anno scolastico: anche se sono stati confermati i numeri dello scorso anno, gli organici risultano comunque insufficienti per garantire adeguatamente il diritto all’istruzione, ma anche ad evitare le classi pollaio e adeguare il tempo scuola nella primaria. Marcello Pacifico, presidente Anief, sostiene che “siamo ancora una volta al di sotto delle esigenze, ci sono poi diversi problemi irrisolti, come l’organico di motoria alla primaria e su come verrà gestito rispetto ai ruoli ed agli incarichi”.
“Non possiamo aspettare maggio per modificare il Decreto Legge Covid n. 24/2022. pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo - che scontenta tutti, perché fa tornare in servizio migliaia di docenti senza farli tornare in aula con gli alunni: come sindacato suggeriremo degli emendamenti, ma sul breve periodo stiamo provvedendo a rivolgerci ai tribunali perché contro questi lavoratori si continua a fare mobbing”: a dirlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante una video-intervista ad Orizzonte Scuola.
“Il personale Ata non solo percepisce gli stipendi più bassi della PA, ma continua a non avere alcun accesso ai profili lavorativi superiori previsti del contratto collettivo nazionale, come gli si continua a chiudere la strada per passare su altri ruoli. Con il nuovo contratto dobbiamo assolutamente superare questi limiti e rivedere i profili professionali”. A dirlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, riferendosi all’imminente avvio della contrattazione con l’Aran sulle nuove norme che andranno a definire il Ccnl e anche gli aumenti stipendiali.
Anche i deputati della commissione Cultura della Camera del M5s chiedono di rivedere la questione del personale della scuola non vaccinato che con il Decreto Legge Covid n. 24/2022 può rientrare a scuola, ma non fare lezione o avere contatti con gli alunni: dicono che il testo è stato realizzato con "vaghezza", perché questi lavoratori saranno sostituito "nell'impiego originario da personale supplente retribuito con fondi stanziati per la valorizzazione dei docenti. Un paradosso che deve essere risolto. Presenteremo emendamenti".
CCNL 2016/18 -