Riparte l’appuntamento con le assemblee sindacali promosse e organizzate da Anief, che hanno luogo su piattaforma telematica in tutto il territorio nazionale. Dopo il successo degli anni passati e quello recente delle assemblee già svolte, il giovane sindacato invita tutti i lavoratori della scuola ad aderire.
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È appena terminato l’incontro Anief "Aspettando il contratto, Webinar di Approfondimento dalle ore 18.30 alle ore 19" dedicato al personale Ata: Cristina Dal Pino, presidente regionale Anief Toscana, ha parlato di “Livello stipendiale, temporizzazione Dsga, attivazione profili professionali”. Il coordinatore nazione del personale Ata Anief ha elencato le azioni del sindacato atte a promuovere la tutela e la valorizzazione della categoria.
Oggi pomeriggio ha avuto luogo il webinar Anief "Mobilità 2022, Le iniziative legali per i neoassunti Gps esclusi dalle domande di trasferimento". Relatori sono stati Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, e i legali Anief Fabio Ganci e Walter Miceli
Le prime stime sui pensionamenti, con effetto pratico 1° settembre 2022, dicono che quest’anno lasceranno il servizio oltre 30mila insegnanti, amministrativi e collaboratori scolastici, comprese alcune centinaia tra dirigenti scolastici e Dsga. Una parte di loro fruirà di “Quota 102”, introdotta eccezionalmente dopo l’addio a “Quota 100”, in attesa che il Governo approvi altre forme di pre-pensionamento: se la riduzione che comportano queste forme di uscita dal lavoro sono tollerabili, lo stesso non si può dire per “Opzione donna” che riduce l’assegno pensionistico anche del 35%, con tagli medi di 600 euro a lavoratrice. E nella scuola oltre l’81 per cento dei dipendenti è donna, con punte nel primo ciclo che superano nove lavoratori su dieci: donne che dopo i 60 anni dovrebbero lasciare il lavoro, ancora di più perché logorate da un contesto, quello scolastico, che come pochi altri assorbe energie, come confermato da diverse recenti testimonianze. Solo che continua a non essere associato a quello stress da lavoro correlato, che sulla carta sarebbe previsto dal decreto legislativo n. 81, del 9 aprile 2008, che ha dato attuazione all’articolo 1 della Legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sui servizi svolti nelle scuole paritarie,la Cassazione continua a confermare il suo orientamento negativi in materia: non possono essere considerati ai fini della ricostruzione della carriera e per la mobilità definitiva ed annuale, riconoscimento come servizio di ruolo: secondo la Cassazione, fino a quanto non cambierà la legge,difficilmente potrà mutare la situazione in tal senso. Esaminando la richeista di riconoscimento dei periodi di servizio svolti presso un scuola arcivescovile, il giudice ha ritenuto che “non si dà luogo all’equiparazione del rapporto di lavoro che intercorre con le scuole paritarie con quello instaurato in regime di pubblico impiego privatizzato, attesa la persistente non omogeneità dello status giuridico del personale docente”.