Con questa figura, l’Amministrazione vorrebbe promuovere nelle scuole la mobilità sostenibile per fare in modo che anche l’agire quotidiano della comunità scolastica possa contribuire a raggiungere attività utili a favorire la mobilità sostenibile. Secondo il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, le linee guida contengono contraddizioni irrisolte e fondi inadeguati. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “L’amministrazione ci ripensi: anche noi abbiamo subito espresso una posizione simile a quella del Cspi. Questa figura è inappropriata per mancanza di economie specifiche, dell’esonero dal servizio e dalla responsabilità per mansioni svolte al di fuori della competenza scolastica. Ma anche per la discrepanza tra esigenze di spazi e tempi per il distanziamento anti Covid19, oltre che per la necessità di diminuire l’impatto ambientale limitando il numero di mezzi pubblici: tutto ciò rischia infine di creare un sovraccarico di lavoro non retribuito e non riconoscibile che dovrebbe essere invece a capo degli Enti Locali”.