Si è tenuto venerdì 12 aprile 2024 a Bruxelles un incontro tra i rappresentanti dei sindacati che aderiscono alla CESI (Confederazione europea dei sindacati indipendenti). All’incontro hanno partecipato rappresentanti dei sindacati di tutti vari Paesi europei, alcuni in presenza e altri online. Nutrita la rappresentanza Anief online, che era presente a Bruxelles con il Prof Salvatore Fina.
Le pressioni insistenti dell’Anief hanno avuto ascolto: oggi, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato che “su indicazione del Ministro Valditara, al fine di assicurare il proseguimento di queste attività, ha individuato una dotazione di circa 14 milioni di euro, direttamente nel bilancio del Ministero, da destinare alla proroga dell’impiego di circa 6.000 collaboratori scolastici aggiuntivi delle categorie ATA” e che “la proroga che sarà disposta con un intervento legislativo nel primo provvedimento disponibile”. Senza questa proroga i collaboratori scolastici domani avrebbero terminato la loro supplenza.
Per rispondere a 250mila supplenti annuali, la scuola italiana ha bisogno di assunzioni straordinarie da realizzare con il doppio canale di reclutamento, così da cancellare in un colpo solo la mancata copertura delle cattedre, il ‘balletto’ dei precari alla base della mancata continuità didattica e il ricorso cronico alla supplentite: è bene che ci si organizzi in questa direzione”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricordando che oltre al livello politico anche da dentro l’amministrazione si spinge perché le disposizioni chieste dal sindacato non si realizzino: “Nella scuola abbiamo un organismo superiore, il Cspi, che dovrebbe bene indirizzare le scelte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ma negli ultimi anni questo non è avvenuto”.
Sui supplenti di sostegno in Italia ci sono numeri pazzeschi: oltre 100mila supplenti l’anno per 340mila alunni con disabilità. E si va sempre più a peggiorare. Il sindacato Anief ha presentato lo scorso mese di marzo al Comitato europeo dei diritti sociali per violazione della carta sociale UE. “Si tratta di osservazioni aggiuntive alla denuncia dell'Italia già dichiarata ammissibile – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - . Siamo pronti a una nuova memoria, appena sarà calendarizzato in Parlamento l'esame del disegno di legge Semplificazione: la verità è che metà degli organici è in deroga, quindi con supplenze fino al 30 giugno, la maggior parte dei supplenti è priva del titolo di specializzazione per la dissonanza tra numero programmato, offerta formativa degli atenei e reali fabbisogni. E gli insegnanti specializzati non sono poi assunti nei ruoli dello Stato”.
Dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione arriva un parere negativo sulla parte dell’ordinanza ministeriale che regola l’aggiornamento delle GPS docenti 2024/2026 con cui l’amministrazione scolastica intende stipulare i contratti a tempo determinato anche agli aspiranti in possesso di un titolo di accesso conseguito all’estero non ancora riconosciuto, sempre rispettando le precedenze. Tra i punti segnati in rosso dal CSPI risulta quello degli abilitati/specializzati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo “al fine di evitare le innumerevoli occasioni di contenzioso e le conseguenti ricadute sulla continuità didattica”. A questo punto, scrive Orizzonte Scuola, la parola passa al Ministero dell’Istruzione e del Merito: accoglierà i suggerimenti del CSPI, specialmente questo punto dedicato agli abilitati/specializzati all’estero in attesa di riconoscimento? Ad ogni modo, appare probabile la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale veramente nelle prossime ore, al massimo ad inizio prossima settimana, con le procedure di aggiornamento delle graduatorie provinciali per le supplenze che partirebbero a stretto giro, forse già la prossima settimana.