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Vicari e reggenti dei dirigenti scolastici, l’Anief scende in campo per ricordare all’amministrazione che non svolgono volontariato: il Miur deve assegnare loro le indennità che gli spettano.

I docenti che sostituiscono i Dirigenti scolastici non devono più svolgere la complessa e delicata funzione di vicario quasi come fosse un’opera di puro volontariato, ma devono percepire il compenso che gli spetta per legge: a sostenerlo è l’Anief, annunciando di aver deciso di difendere legalmente i diritti di tutti gli insegnanti che hanno svolto (o svolgeranno) il ruolo di vicario o di responsabile dell’istituto - in genere al 50 per cento con il Dirigente scolastico - assumendo il ruolo di reggenti per almeno 15 giorni.

Il Miur – dichiara il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico - nel Programma Annuale 2011, con la nota prot. 10773 dell’11 novembre 2010, ha chiaramente affermato che la corresponsione dell’indennità di reggenza o di emolumenti per lo svolgimento di funzioni superiori al personale docente individuato come vicario non prevede alcuna specifica risorsa finanziaria. Inoltre, il confronto nei tavoli negoziali con i sindacati non ha prodotto sino ad oggi alcun risultato accettabile. È quindi evidente l’intenzione dell’amministrazione di far condurre migliaia di sedi scolastiche praticamente a costo zero”.

Il sindacato ha valutato anche i compensi che il Miur dovrebbe assegnare ai docenti incaricati di ruolo superiore: si va dai 1.000–2.000 euro per le indennità di direzione ai 3.000 euro per le sostituzioni di almeno 15 giorni, fino ai 10.000 euro spettanti a coloro che durante l’anno scolastico hanno svolto il ruolo di reggenti. L’Anief ha quindi deciso di scendere in campo per tutelare i diritti di queste figure, senza le quali gli istituti scolastici non potrebbero più svolgere le normali attività, peraltro previsti dal contratto nazionale di categoria: “abbiamo deciso – ha concluso il Presidente dell’Anief – di rompere ogni indugio e avviare un’azione legale al giudice del lavoro per recuperare le somme spettanti”.

I docenti interessati a ricevere le istruzioni operative per partecipare ai ricorsi possono inviare una e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Per recuperare fino a 10.000 euro per i docenti che dividono l’istituto della reggenza con i dirigenti scolastici e per sbloccare l’indennità di funzioni superiori svolte in sostituzione del dirigente per più di 15 giorni, come previsto dal contratto. Scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere le istruzioni operative.

Sono trascorsi sei mesi da quando il 14 giugno 2011 scorso le OO. SS. CGIL-FLC, CISL, SNALS, ANP-CIDA hanno chiesto al Miur di rispettare quanto disposto dai contratti collettivi vigenti in termini di corresponsione dell’indennità di reggenza o di emolumenti per lo svolgimento di funzioni superiori al personale docente individuato come vicario, visto che proprio il Miur nel Programma Annuale 2011, con la nota prot. 10773 dell’11 novembre 2010, aveva chiaramente affermato che per i seguenti istituti contrattuali, che non gravano sul FIS, non è disponibile una specifica risorsa finanziaria (le indennità di funzioni superiori, di direzione e di reggenza). Il confronto nei tavoli negoziali non ha prodotto ad oggi nessun risultato accettabile. Pertanto, anche per contrastare questo tanto selvaggio quanto facile e indiscriminato ridimensionamento delle istituzioni scolastiche che si vorrebbe a costo zero, al fine di non comprimere ulteriormente i diritti tutelati dal contratto e la stessa professionalità messa in campo dai collaboratori del dirigente nella gestione delle scuole date in reggenza, Anief rompe ogni indugio e avvia un’azione legale al giudice del lavoro per recuperare le somme spettanti. I docenti interessati devono inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere le istruzioni operative.

Nel frattempo, Anief ricorda come è ancora aperta la campagna di reclutamento delle RSU per le prossime elezioni previste nel marzo 2012, affinché la voce del nuovo sindacato sia ascoltata dall’amministrazione senza ricorrere perennemente ai tribunali. Se vuoi candidarti invia una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

TABELLA delle spettanze richieste nei ricorsi

INDENNITA DI REGGENZA AL 50% PER VICARIO PER UN ANNO - COMPRENSIVO DI 13a MENSILITA’ - CON PRESENZA DI DS IN REGGENZA: DA 9.500 A 10.000 euro lordi

INDENNITA’ DI FUNZIONI SUPERIORI PER SOSTITUZIONE DS: DA 1.500 A 3.000 euro lordi per 30 giorni di sostituzione (compete solo per sostituzioni superiori a 15 giorni)

PER L’INDENNITA’ DI DIREZIONE, AL MOMENTO NON PREVISTA E NON DATA PERCHE’ SI RITIENE CHE IL DOCENTE NON ABBIA FUNZIONI DIRIGENZIALI AI SENSI DEL 165/2001: DA 1000 A 2000 euro

In corso di invio le istruzioni per chi aveva già preaderito. Entro il prossimo mese, tutti i ricorrenti riceveranno le indicazioni per recarsi presso gli studi legali convenzionati sul territorio per il deposito dei ricorsi. Previste le sole spese per l’istruzione delle pratiche. Oltre 10.000 euro il risarcimento danni previsto.

Accanto alle battaglie per i diritti dei precari della scuola, è tempo di iniziarne di nuove per restituire dignità anche al personale docente e Ata di ruolo”. È questo lo spirito con il quale il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, annuncia l’avvio di una nuova campagna su temi di scottante attualità per il personale scolastico che ha già un contratto a tempo indeterminato.

L’art. 9 della legge 122/2010 (commi 17, 21 e 23) ha bloccato e dichiarato irrecuperabili ai fini previdenziali gli scatti di anzianità retributiva maturati dal personale di ruolo nel periodo 2011-2013 – spiega il presidente dell’Anief – bloccando di fatto ogni possibilità di firma di un contratto collettivo del comparto scuola per il triennio 2011-2013. Gli effetti della norma sono stati prorogati di un anno al 2014 dal mille proroghe. Su queste basi, il precedente governo (incassando il placet di alcuni sindacati con l’intesa dello scorso 4 febbraio) ha avviato una macchina infernale che punta ad eliminare del tutto ogni automatismo di progressione stipendiale nel mondo della scuola, in favore di un fantomatico quanto aleatorio meccanismo meritocratico, in deroga a quanto sottoscritto con le parti sociali negli ultimi cinquant’anni”.

Ma la scure si è abbattuta anche sul personale neo-immesso in ruolo nel 2011. I 65.000 docenti e gli Ata che hanno firmato la scorsa estate il tanto agognato contratto a tempo indeterminato, infatti, oltre al blocco degli scatti di anzianità, si sono ritrovati a dover fare i conti con la fusione del primo e del secondo “gradone” stipendiale, che in pratica innalza a 9 anni il periodo di servizio da dover svolgere prima di veder diventare un po’ più consistente la propria busta-paga. Inoltre, i neo assunti nel mondo della scuola non potranno chiedere il trasferimento dalla provincia di assunzione prima dei prossimi 5 anni, a differenza dei colleghi più “anziani” per i quali non esiste tale vincolo. “È incredibile – sottolinea Pacifico – che dopo la pronuncia della Corte costituzionale favorevole ai nostri ricorsi per il diritto alla mobilità del personale precario, in Italia si voglia adesso tentare di limitare la possibilità di spostarsi liberamente sul territorio nazionale, sia pure con provvedimenti “a tempo”, per il personale di ruolo. Evidentemente è proprio vero che il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

L’ANIEF ritiene che questi provvedimenti ledano i diritti dei lavoratori docenti e ata della scuola in quanto palesemente in contrasto con il dettato della nostra Costituzione che fonda la Repubblica sul diritto al lavoro, senza alcuna discriminazione tra i lavoratori, e lo tutela in tutte le sue forme e le sue applicazioni, favorendo gli accordi intesi ad affermare e a regolare i diritti-doveri dei lavoratori - come i contratti collettivi nazionali - e garantendo al lavoratore libertà di movimento sul territorio e una dignitosa retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro.

Il ricorso per il riconoscimento della mobilità interna assume quanto più valore, vista la recente norma introdotta sulla cassa integrazione e sul licenziamento del personale in esubero che non trovi altra ricollocazione all’interno della propria provincia. All’atto della presentazione del ricorso contro il blocco della mobilità quinquennale sarà possibile finalmente anche impugnare la tabella di valutazione dei titoli utili per le domande di utilizzazione, assegnazione provvisoria, graduatorie interne d’istituto per il riconoscimento del titolo di abilitazione conseguito presso la SSIS, con corso riservato o ex lege 143/2004, del titolo di supervisore di tirocinio, dell’equiparazione del servizio pre-ruolo a quello di ruolo.

Il personale docente e Ata che intende aderire al ricorso contro il blocco degli scatti stipendiali, può inviare sin da oggi una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per richiedere le istruzioni operative.

Docenti e Ata neo-immessi in ruolo interessati al ricorso contro la fusione dei primi 2 gradoni stipendiali ed a quello contro il blocco quinquennale della mobilità, possono richiedere le istruzioni inviando una mail rispettivamente a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Anief, inoltre, ricorda che in qualità di ente di formazione riconosciuto dal Miur, ha attivato in convenzione con l’università telematica Unipegaso dei corsi riservati anche al personale di ruolo, coperti da borse di studio, ai fini del conseguimento di titoli valutabili per le domande di utilizzazione, assegnazione provvisoria, graduatorie interne d’istituto. Per info è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

A seguito della conferenza organizzativa dei legali, tenutasi l’8 maggio scorso a Roma, è stato possibile predisporre le modalità per un coordinamento nazionale dei ricorsi ANIEF al GdL necessario per garantire l’efficacia della nostra azione legale.

Chi non fosse ancora stato convocato per la firma dei mandati presso il legale di riferimento, lo sarà entro l’11 giugno 2011. Ciò non comporterà alcun ritardo nelle procedure del ricorso né una discriminazione nei confronti dei ricorrenti già convocati. I primi ricorsi saranno depositati soltanto dopo la conversione in legge del Decreto legge n. 70 che, all’articolo 9, interviene nel contenzioso in corso, negando la possibilità di stabilizzare il personale precario che ha prestato servizio per un triennio su posto vacante e disponibile, anche con nomine retrodatate, mentre una recente sentenza della Cassazione garantisce il diritto al risarcimento del danno.

Alla luce delle sentenze positive rese note negli ultimi giorni senza tacere di quelle purtroppo negative - e per noi erronee - comprendiamo l’impazienza dei soci che giustamente desiderano riconosciuti diritti troppo a lungo negati. Segnaliamo tuttavia l’importanza di avviare il contenzioso secondo le ponderate valutazioni che saranno scritte nella memoria finale tarate sulle considerazioni finali espresse dalla nuova normativa in discussione in Parlamento che potrebbe influire negativamente sul contenzioso già avviato da altri studi legali e sindacati.

Durante l’incontro tra più di 100 avvocati provenienti da tutta Italia si sono commentate anche le strategie operative per tutelare quanto più i ricorrenti ed evitare condanne alle spese che possono essere diffuse laddove si procede con fretta, al buio, senza un debito studio che tenga conto anche della normativa e della giurisprudenza recente.

Chi ha già aderito ai ricorsi - inviando il relativo plico all'ANIEF - e non dovesse ricevere entro l'11 giugno alcuna comunicazione di invito a recarsi presso il legale territoriale ANIEF per la firma del mandato è pregato di scrivere una e-mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. richiedendo di essere contattato.

 

Partono i primi ricorsi per la stabilizzazione, estensione dei contratti al 31 agosto, scatti biennali. Per la Consulta le assunzioni dei precari sarebbero costituzionali. Vittoria Anief a Milano dove un ATA ha riconosciuto la nomina giuridica per tutto l’anno, senza ricorso.
 
Si avviano alla conclusione i lavori della segreteria per l’assegnazione della prima tranche dei 4.000 ricorsi che saranno depositati entro l’inizio dell’estate nelle diverse corti territoriali d’Italia dai primi 100 avvocati che seguiranno le cause e che sono stati convocati a Roma, l’8 maggio prossimo, in conferenza organizzativa per discutere degli orientamenti recenti dei tribunali della Repubblica, in vista della stesura delle memorie definitive. Nella seconda tranche, saranno assegnati altri 4.000 ricorsi che partiranno subito dopo.
 
E’ sempre possibile chiedere all’Anief di aderire ai ricorsi, essendo stato spostato il termine di prescrizione della messa in mora al 31 dicembre 2011.
 
Le recenti sentenze di Vicenza e di Terni come quella di appello di Perugia, di segno apposto alla sentenza di Siena che ha ordinato la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, hanno offerto nuova materia di riflessione ai legali che sono impegnati a tutelare e a rivendicare i diritti dei ricorrenti che si sono affidati all’Anief per veder riconosciuto il diritto all’immissione in ruolo e alla parità di trattamento con il personale di ruolo. Ed è normale che i giudici si pronuncino in maniera differente, tanto più quando sono chiamati a disapplicare una normativa nazionale nel rispetto della normativa comunitaria, e a porre fine a una prassi consolidata su cui si è basato il funzionamento del sistema scolastico. Già che se ne parli correntemente nei siti specialistici del settore, nelle aule parlamentari, negli ambienti sindacali, negli incontri ministeriali, dopo un decennio di immobilismo mediatico e propositivo, è un successo che l’Anief rivendica ad alta voce e con tono fermo. Una proposta di legge, tre piattaforme rivendicative inserite in altrettanti scioperi nazionali con conseguente discussione del tema presso il Ministero del Lavoro, 8.000 ricorsi in corso di deposito, sono la prova più evidente di come la nuova decisa azione sindacale promossa dall’Anief fin dalla sua costituzione, in questi due anni - oggi, peraltro, seguita da pressoché tutte le sigle sindacali - ha messo al centro dell’agenda politica il problema della stabilizzazione del precariato scolastico. Problema che come quello della mobilità dei precari, dovrà trovare, una soluzione positiva.
 
Per non parlare della costante azione sindacale nel territorio dove ancora di recente l’AT di Milano ha riconosciuto il diritto di una ricorrente ATA iscritta all’Anief di estensione del contratto dal 30 giugno al 31 agosto, per il solo riconoscimento giuridico, per l’a. s. 2009/2010.Considerato che il personale ATA matura l’intero punteggio su 12 mesi e non su 6 mesi come per gli insegnanti è del tutto evidente l’importanza del risultato ottenuto.La decisione dell’AT conferma la capacità operativa della struttura territoriale dell’Anief che assiste gratuitamente tutti i soci perché abbiano riconosciuto il danno subito.La nostra socia potrà ora ottenere il punteggio spettante ed ottenere qualche posizione in più nella graduatoria. Soltanto in Italia, infatti, si assegnano contratti per 10 mesi invece che per 12, non si pagano gli scatti biennali di anzianità e si ricorre ai supplenti per coprire cattedre vacanti, a dispetto della continuità didattica e della motivazione del personale scolastico. 
 
Entrando nel merito delle sentenze negative degli ultimi giorni promossi da alcuni precari, senza nulla togliere al dibattito che avverrà tra i nostri legali, è evidente che i giudici hanno censurato - Vicenza - il diritto dei ricorrenti con contratti al 30 giugno (non su posto vacante e disponibile come sta richiedendo per il momento Anief) o senza documentazione specifica - Terni - comprovante la natura del posto coperto (senza l’istanza di accesso agli atti messa a disposizione da Anief), non hanno avuto modo di apprezzare (Perugia) la recente sentenza n. 41/2011 della Consulta, che, al di là delle sentenze n. 217/2011, n. 89/2003 della stessa Corte relativo a un richiamo prescrittivo della prova concorsuale per l’assunzione nella P. A., richiamando la disciplina vigente nel comparto scuola, hanno ricordato come le procedure di assunzione per scorrimento di graduatoria del personale scolastico siano concorsuali e avvengano nel rispetto del principio di merito tutelato dall’art. 97 della Costituzione.
 
Vogliamo rassicurare i precari, pertanto, che i ricorsi presentati dall’Anief contribuiranno a delineare un quadro più chiaro dell’oggetto del contendere e a far apprezzare dai giudici elementi, magari ancor troppo poco valorizzati. Alla fine di questo possibile lungo contenzioso, nel caso di resistenza in Appello e in Cassazione dell’Amministrazione, sempre se non sarà trovata prima una soluzione politica, riteniamo che ancora una volta si formerà una giurisprudenza tale da risolvere per sempre la precarietà nel settore dell’Istruzione e da risarcire adeguatamente gli aventi diritto.