Anief non si rassegna alla situazione di questo personale di serie B che nel triennio 2019-21, in piena pandemia, supportando moltissimo la scuola italiana in un periodo difficile, non si è trovato ieri nessun arretrato differentemente da tutti i colleghi a tempo indeterminato e determinato.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha rilasciato un’intervista all’agenzia Italia Stampa. Nel corso dell’intervento il leader ha parlato di precariato e del fatto che “i dati sono sconfortanti: sono più di 200mila i precari che insegnano nelle nostre scuole, la metà dell’intero pubblico impiego, e più di 400mila insegnanti hanno alle spalle più di 3 anni di servizio con contratti a tempo determinato. È una palese violazione della norma comunitaria, per questo chiediamo risposte. Ammontano a 9milioni di euro i risarcimenti che hanno fatto assegnare i legali Anief ai ricorrenti, solo nel 2022, per violazione dei diritti dei precari.
L’azione legale promossa dal sindacato Anief, presso il Giudice del lavoro, vuole ottenere il prolungamento di un anno del servizio dei docenti che stanno completando un mandato di 9 anni all’estero.
È stata depositata la prima delle sentenze del Consiglio di Stato in Adunanza plenaria che, dopo l’udienza del 16 novembre 2022, doveva pronunciarsi sulla vicenda del riconoscimento in Italia dei titoli di abilitazione e specializzazione conseguiti in un Paese all’estero, in particolare in Bulgaria, dopo il mancato via libera del ministero dell’Istruzione poiché non sarebbe stato dimostrato l’esercizio della professione per almeno 12 mesi. Per il Consiglio di Stato, che ha fatto riferimento alla direttiva 2005/36/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo, n. 206/2007, il sistema generale di riconoscimento delle qualifiche professionali acquisite in ciascun Paese membro dell’Unione europea diventa funzionale alla circolazione in ambito sovranazionale dei lavoratori e dei servizi.
Tra oggi e domani un milione e mezzo di docenti e Ata stanno ricevendo tra i 1.350 e i 3.000 euro lordi di arretrati: la somma, a cui occorre sottrarre tra il 30% e il 50% di trattenute e ritenute fiscali, è frutto dell’accordo sottoscritto lo scorso 6 dicembre dai sindacati rappresentativi con l’Aran. “L’importo degli arretrati è già visibile nella pagina personale di NoiPA alla voce Servizi Stipendiali con la dicitura “58 – Emissione speciale Arretrati”, scrive oggi la stampa specializzata. Tra il personale c’è delusione per gli importi degli arretrati, che molti dipendenti attendevano più alti.