Annullata la sentenza di rigetto del Tar del Lazio e accolto l’appello Anief che dichiara illegittimo l’ultimo bando di concorso pubblico voluto dall’ex ministro dell’Istruzione Francesco Profumo e denunciato dal presidente Anief Marcello Pacifico. La prova laboratoriale/pratica deve essere valutata in maniera unitaria e complessiva all’interno dell’insieme delle prove scritte per accedere con un punteggio minimo di 28/40 agli orali.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): a Viale Trastevere farebbero meglio a convocaci, prima dell’emanazione del nuovo bando di concorso promesso entro l’anno dal ministro Giannini. Prevenire è meglio che curare.
L’azione dell’Anief ancora una volta si dimostra vincente: arriva a compimento la denuncia, circostanziata da otto buoni motivi, del suo presidente nazionale, Marcello Pacifico, giunta poche ore dopo la pubblicazione del bando di concorso, il decreto n. 82, il 24 settembre 2012, per ricorrere contro le tante esclusioni illegittime. Il giovane sindacato, a distanza di tre anni, ottiene infatti pieno successo nei tribunali del lavoro.
Il ricorso riguardava sedici candidati ricorrenti delle classi di concorso AO20, AO33, AO34, AO38, AO49, AO59, AO60, C430, AO28 e AO25 che erano stati ammessi con riserva agli orali in quanto avevano ottenuto il punteggio utile di 28/40 al termine delle prove, ma non avevano superato con 7/10 l’ultima prova laboratoriale in quanto per il Miur erroneamente andavano valutate a parte le precedenti prove scritte. Il Consiglio di Stato ha annullato la pronuncia di merito negativa del Tar Lazio e ha accolto l’appello dei ricorrenti, in particolare, dando ragione per l’ennesima volta ai legali dell’Anief che si sono costituiti in giudizio.
È bene ricordare che in passato il giovane sindacato ha ottenuto sentenza positive sui requisiti di accesso al concorso (laurea post 2002, ruolo), sulla soglia 35/50 per il superamento della prova preselettiva, sulla valenza delle graduatoria di merito ai fini dell’assunzione dei ruoli, e molte altre a cui si aggiunge per ultimo questa sulla prova laboratoriale.
Ed è notizia di questi giorni che l’Anief è pronta a impugnare il bando di concorso per la mancata partecipazione dei laureati o del personale di ruolo, mentre sarebbe opportuna una riforma dell’infanzia e del sostegno che aumenti del 25% l’organico, la stabilizzazione dei precari nonché una riserva dei posti del 40% prevista dalla normativa per chi ha svolto tre anni di servizio.
“Tutte queste disposizioni e norme – dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal – dovevano assolutamente essere approvate prima del concorso a cattedra. Il quale, tra l’altro, contiene anche un’altra stortura non da poco: il comma 109 della Legge 107/2015, lettera a) afferma infatti che anche che tra i posti messi a concorso bisogna tenere conto del fabbisogno espresso nel nuovo Piano dell’offerta formativa, il Ptof, che pero sarà approvato a gennaio, per decisione del Miur. Mentre al comma 114, sempre della riforma, si è indicata la data massima di emanazione del regolamento al 1° dicembre 2015”.
“Alla luce di quanto sta accadendo al Miur e nelle aule di tribunale – conclude il sindacalista Anief-Cisal - da Viale Trastevere farebbero meglio a convocare il nostro giovane sindacato, prima dell’emanazione del nuovo bando di concorso promesso entro l’anno dal ministro Giannini. Prevenire è meglio che curare e soprattutto è meglio non soccombere nelle aule dei tribunali. Visto che le spese a carico dell’erario, dovute a queste cause andate perse, non sono di certo indifferenti”.
Per approfondimenti:
L’articolo 114 della Legge 107/2015 che ha previsto l’indizione del concorso per Esami e Titoli per nuovi docenti, da pubblicare entro l’ormai passato 1° dicembre 2015:
114. Il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, ferma restando la procedura autorizzatoria, bandisce, entro il 1 dicembre 2015, un concorso per titoli ed esami per a tempo indeterminato di personale docente per le istituzioni scolastiche ed educative statali ai sensi dell'articolo 400 del testo unico di l'assunzione cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, come modificato dal comma 113 del presente articolo, per la copertura, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, di tutti i posti vacanti e disponibili nell'organico dell'autonomia, nonché per i posti che si rendano tali nel triennio. Limitatamente al predetto bando sono valorizzati, fra i titoli valutabili in termini di maggiore punteggio:
a) il titolo di abilitazione all'insegnamento conseguito a seguito sia dell'accesso ai percorsi di abilitazione tramite procedure selettive pubbliche per titoli ed esami, sia del conseguimento di specifica laurea magistrale o a ciclo unico;
b) il servizio prestato a tempo determinato, per un periodo continuativo non inferiore a centottanta giorni, nelle istituzioni scolastiche ed educative di ogni ordine e grado.
Sì alla cattedra anche se è lontana ma uno su cinque rifiuta il posto (La Repubblica del 14 agosto 2015)
L’organico potenziato nasce zoppo: tra i 5 e i 10mila posti rimarranno scoperti
Emiliano padrino dei precari: "la buona scuola fa soffrire per voi affitti e treni scontati" (La Repubblica del 28 agosto 2015)
Scuola, il dilemma dei professori. Hanno dieci giorni per decidere: andare via da casa oppure rinunciare all’assunzione. “Aspetterò un altro anno. E farò ricorso” (Corriere della Sera del 3 settembre 2015)
L’algoritmo-lotteria che sceglie i prof (Corriere della Sera del 4 settembre 2015)
Fase C, tra i precari cresce l’agitazione: c’è chi rischia di non essere assunto (Il Secolo XIX dell’11 settembre 2015)
Scuola, concorsone da 63.700 posti. Bando atteso entro novembre (Il Sole 24 Ore del 4 novembre 2015)