Aumenti in arrivo per insegnanti, personale Ata e dirigenti scolastici: l’incremento va da 182 euro fino a 365 euro lordi (comprensivi degli arretrati maturati da gennaio a giugno) e riguarda il pagamento dell’indennità una tantum pari all’1,5% della retribuzione, introdotta dal governo con la Legge di Bilancio. L’aumento è scattato dal primo gennaio 2023 e rimarrà in vita fino al 31 dicembre, ma non sarà incluso nella tredicesima mensilità. La stampa specializzata specifica che si tratta di un “emolumento accessorio”, ovvero “un bonus temporaneo’ esclusivamente per l’anno 2023, erogato ai dipendenti pubblici per contrastare il caro vita e l’inflazione. Non è un incremento dell’indennità di vacanza contrattuale, ma una voce accessoria.
I periodi di supplenza prestati nelle scuole pubbliche vanno considerati pienamente utili alla ricostruzione di carriera: se l’amministrazione non lo fa, allora ci pensa il giudice a ricollocare nel giusto modo il lavoratore docente o Ata. Anche il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha espresso questo verdetto con una sentenza datata 14 giugno 2023: una docente, difesa dagli avvocati che operano per Anief, ha presentato ricorso chiedendo come mai non gli fossero stati riconosciuti tutti i servizi svolti “prima dell’immissione in ruolo dall’anno scolastico 2001/202 all’anno scolastico 2013/2014”. Ha quindi chiesto e ottenuto “il riconoscimento della fascia retributiva 3-8 e la condanna dell’Ente al pagamento delle differenze retributive conseguentemente dovute fino al conseguimento della fascia retributiva “9-14 anni”.
Nuova vittoria per il sindacato rappresentativo Anief: il Tribunale di Trani, Sezione Lavoro, ha condannato il Mim al pagamento di un risarcimento nei confronti di un docente precario, con 6 anni di supplenze alle spalle. Il giudice ha fatto assegnare 500 euro annui, per un totale di 3mila euro
Ancora una sentenza che decreta l’assegnazione della Retribuzione professionale docente, pari a circa 175 euro mensili, anche ai precari con contratti di breve durata: a emetterla è stato Tribunale di Padova, sezione Lavoro, rispondendo in questo modo al ricorso, presentato dai legali Anief, di un insegnante della scuola secondaria di secondo grado che ha svolto delle supplenze con “il Ministero dell’Istruzione negli anni scolastici 2016/2017, 2017/18 in attività di docenza mediante la stipula di vari contratti d’insegnamento a tempo determinato”. Al docente il giudice ha assegnato circa 1.800 euro più interessi legali.
Il giudice ha dapprima appurato “che le mansioni svolte dal ricorrente, e più in generale dai docenti titolari di incarichi a breve o brevissimo termine, non appaiono, sulla base delle difese svolte dalle parti, differire dal punto di vista qualitativo da quelle svolte dai docenti a tempo indeterminato o da quelli assunti a tempo determinato con termine fissato al 30 giungo o al 31 agosto”. Quindi, il Tribunale veneto ha fatto sottolineare che la Corte di Cassazione ha ritenuto che “l’art. 7 del CCNL 15.03.2001 per il personale del comparto scuola, interpretato alla luce del principio di non discriminazione sancito dalla clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva 1999/90/CE, attribuisce al comma 1 la Retribuzione Professionale Docenti a tutto il personale docente e d educativo, senza operare differenziazioni fra assunti a tempo indeterminato e determinato e fra le diverse tipologie di supplenze”.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “i Tribunali hanno appurato che la Retribuzione professionale docente e la Cia per il personale Ata risultano un diritto di tutti i lavoratori, anche di chi svolge un solo giorno di supplenza. Estrapolare dallo stipendio la Rpd è discriminante, perché si vanno a privare dei lavoratori già pagati molto meno di quello che meriterebbero, di circa 175 euro mensili. Per questo l’Anief è sempre più determinata nel presentare, con i propri legali, i ricorsi ad hoc per il recupero della Retribuzione professionale docente: ogni docente potrà valutare direttamente con le nostre strutture territoriali quale è l’entità della somma da recuperare istanza di recupero delle somme”.
Stamani Marcello Pacifico, leader del sindacato rappresentativo Anief, ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’agenzia Italia stampa. Il sindacalista ha parlato della carta docenti e ha sottolineato come grazie “all’operato del sindacato nel decreto salva-infrazioni sia stato riconosciuta ai precari con contratto al 31 agosto”. Ha anche ribadito come “ciò non basta, è necessario estenderla a tutti i supplenti. Per questo è necessario aderire all’azione legale promossa da Anief”.