Come si legge dalla sentenza, “ciò al fine di sostenerne la formazione e di valorizzarne le competenze professionali”. Ancora, "L’aggiornamento è un diritto-dovere fondamentale del personale ispettivo, direttivo e docente”
Come si legge dalla sentenza, “ciò al fine di sostenerne la formazione e di valorizzarne le competenze professionali”. Ancora, "L’aggiornamento è un diritto-dovere fondamentale del personale ispettivo, direttivo e docente”
Il decreto legge 44 PA è stato convertito nella Legge n. 74 del 21 giugno 2023: nel testo approvato dal Parlamento, da oggi in vigore, sono presenti anche delle modifiche riguardanti le assunzioni e gli spostamenti del personale la scuola. Le principali riguardano l’assunzione straordinaria di 29 mila insegnanti di sostegno, con l’utilizzo anche degli elenchi di sostegno GPS e della ‘call veloce’ anche in altra regione rispetto a quella di appartenenza, con l’individuazione per i ruoli degli aventi diritto tra i docenti specializzati all'estero inseriti con riserva e possibilità di aver le supplenze in coda agli altri docenti inseriti a pieno titolo. È previsto inoltre il ritorno del vincolo triennale sulla mobilità del personale, dal prossimo anno. Viene ridisegnato il concorso ispettivo.
Sulla Carta del docente degli anni passati non conviene temporeggiare: il recupero dei 500 euro annuali, da parte dei precari, è limitato per legge agli ultimi 5 anni e per evitare di mandare in prescrizione l’anno scolastico 2017/2018 bisogna inviare la diffida entro il 30 giugno prossimo. Lo segnala il sindacato Anief a migliaia di insegnanti supplenti dal 2017, anche a coloro che successivamente sono entrati di ruolo: chi di loro ancora non ha presentato ricorso con Anief per ottenere la Carta del docente farebbe bene a decidere in fretta, altrimenti quando lo faranno l’anno scolastico 2017/18 non sarà più recuperabile. E sarebbe un vero peccato, considerando che i giudici stanno progressivamente dando ragione ai legali che operano per il giovane sindacato, con sentenze che portano a recuperare fino a 3.500 euro a lavoratore.
Sulla card da 500 euro annuali da dare ai docenti precari per aggiornarsi non vi sono dubbi di sorta: troppo influenti sono stati i giudizi dalla Corte di Giustizia europea, con l’Ordinanza 450/22, e dal Consiglio di Stato, con sentenza 1842 del 16 marzo 2022. Sulla base di queste autorevoli espressioni giudiziarie, il Tribunale di Cremona ha assegnato 2.500 euro ad una “docente di scuola secondaria di primo grado in virtù di diversi contratti a tempo determinato dall’anno scolastico 2016/2017 all’anno scolastico 2020/2021, assunta poi a tempo indeterminato con decorrenza dall’anno scolastico 2021/2022”, durante i quali si era formata a proprie spese. Oltre alle decisioni già prese, nelle sentenza il giudice ha ricordato che secondo “l’art. 63 e 64 del CCNL Comparto Scuola del 29.11.2007 “l'Amministrazione è tenuta a fornire strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio”, senza distinzioni in base alla natura giuridica del contratto di lavoro”.
Mentre fioccano le vittorie Anief nei tribunali di tutta Italia, il sindacato comunica a coloro che non hanno ancora presentato ricorso di affrettarsi ad aderire; infatti, bisogna inviare la diffida entro il 30 giugno per non fare andare in prescrizione l'anno scolastico 2017/2018.