Nell’incontro odierno si è affrontato il tema dell’ordinamento professionale, con particolare riferimento al personale tecnico e amministrativo.
Nell’incontro odierno si è affrontato il tema dell’ordinamento professionale, con particolare riferimento al personale tecnico e amministrativo.
Oggi si è tenuto nel pomeriggio il terzo incontro in ARAN per il proseguo della trattativa per il rinnovo del CCNL 2019/21 sezione AFAM. Si è discusso di risorse contrattuali e Ordinamento professionale. Per il dipartimento ANIEF/AFAM era presente il prof. Pasquale Spinelli, il prof. Nuccio Santochirico e il prof. Ettore Michelazzi per la confederazione CISAL. Il Dott. Mastrogiuseppe dell’ARAN ha fornito all’avvio della riunione i dati delle risorse stanziate per il rinnovo contrattuale riguardante la parte economica, che porteranno ad un aumento stipendiale, compreso l’elemento perequativo di un più 3,94%, che corrisponde ad un aumento medio di circa euro 111,00 (lordi) per 13 mensilità come dato di partenza.
Aran chiude alle proposte di Anief per valorizzare livelli e progressioni di carriera. Ritenuto riduttivo parlare anche dei DSGA dopo che un membro della delegazione ne aveva approfondito il ruolo, le necessità e le urgenze nel silenzio delle altre sigle. Anief ha risposto al presidente Aran ricordando come il ruolo del sindacato non si può fare intimorire da metodi tesi a mortificare il dibattito rispetto a un testo che deve essere totalmente riscritto. Nessuna soluzione pure per i passaggi verticali per i facenti funzione. Per Anief si continua a sottovalutare l’aspetto della valorizzazione, ora anche per la figura del Direttore SGA.
Il nuovo contratto dovrà necessariamente mettere sullo stesso piano i diritti del personale della scuola precario rispetto a quelli dei colleghi ruolo, sia per la parte economica che per quella normativa e deve valere per i docenti, ma anche per il personale Ata. Lo dicono i sindacati, ma anche le aule di giustizia, ad iniziare dalla sentenza Mascolo di qualche anno fa giudicata dalla Corte di giustizia europea e che impone l’applicazione della direttiva Ue 70 del 99 a tutela dei precari, come pure la Cassazione italiana. A sostenerlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante l’incontro odierno all’Aran per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del personale del comparto Istruzione, Università e Ricerca degli anni 2019-2021.
Prosegue la trattativa all’Aran per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del personale del comparto Istruzione, Università e Ricerca degli anni 2019-2021. Stamane l’incontro si è incentrato sulla parte comune del CCNL riguardante il rapporto di lavoro: ferie, malattie, congedi e permessi. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha detto: “così non va bene, con l’inflazione al 10% stiamo perdendo solo tempo”. Secondo il leader del giovane sindacato “va certamente apprezzato il tentativo di snellimento che sta portando avanti l’amministrazione, ma nei contenuti abbiamo posto diversi rilievi perché il contratto proposto dall’amministrazione è palesemente peggiorativo rispetto a quello vigente. Tuttavia, la nostra idea rimane quella del “contratto ponte”: aumenti e arretrati da approvare subito, il resto si discuterà in occasione del prossimo rinnovo contrattuale 2022/24”.