I deputati della I e XI Commissione della Camera potrebbero cambiare più passaggi del decreto legge sulla PA, il n. 44/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile: dalle ultime indiscrezioni rispetto agli emendamenti segnalati da Fratelli di Italia e Lega martedì scorso, oltre che da M5S, alcune delle modifiche allo studio riguardano anche gli emendamenti sulla scuola salva-anno proposti in audizione alla Camera da Anief e Udir lo scorso 9 maggio.
Sulla formazione dei docenti e di tutto il personale scolastico l’Anief non transige: “La formazione degli insegnanti deve rappresentare una opportunità e deve essere materia di contrattazione a livello centrale e periferico per promuovere e valorizzare la figura del docente nel territorio”, dichiara oggi il presidente del giovane sindacato Marcello Pacifico. “Una direttiva europea, l’88 del 2003, ci ricorda anzi come la formazione sia un diritto del lavoratore e vada sempre retribuita – continua il sindacalista – e noi come organizzazione sindacale ci siamo rivolti alla Corte di Giustizia europea riuscendo a far riconoscere la carta docenti anche ai precari supplenti”.
L’azione dell’Ufficio legislativo Anief, per salvare la scuola in vista del prossimo anno scolastico, sembra riscuotere interesse tra i deputati della I e XI Commissione della Camera: diversi degli emendamenti al decreto legge PA44/2023 migliorativi del teso pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile sono stati segnalati per il voto. “Tra i temi ancora in ballo – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - ci risulta che vi sia l’introduzione dell’organico aggiuntivo e l’allargamento delle graduatorie dei concorsi ordinari e straordinari, con l’introduzione di migliaia di candidati che vi hanno partecipato risultando idonei ma che fino ad oggi sono risultati esclusi. Rispetto a quanto segnalato da noi e proposto nel corso dell’audizione tenuta alla Camera da Anief e Udir lo scorso 9 maggio, sono state introdotte alcune riformulazioni ma molti emendamenti rimangono in piedi e questo ci rincuora. Certamente non ci illudiamo, però ancora una volta le nostre organizzazioni sindacali ha dimostrato di riuscire a comunicare alla politica quello di cui la Scuola e la Conoscenza italiana hanno bisogno”.
Sono stati resi oggi pubblici gli esiti delle domande di mobilità dei docenti per l’anno scolastico 2023/2024: su un totale di 82.282 richieste, comunica il ministero dell’Istruzione e del Merito, quelle soddisfatte a livello nazionale sono state 44.819, pari al 54,5% dei docenti che hanno partecipato alla mobilità ordinaria, con il II grado più penalizzato, perchè su un totale di 32.406 richieste, solo 15.237 (47%) sono state soddisfatte. In tutto, sono state accolte 40.847 domande di mobilità territoriale e 3.972 domande di mobilità professionale.
"Sul reclutamento ci sono tante cose che non vanno, anche nella gestione della fase transitoria del precariato" per l’anno in corso e per il 2024: lo afferma Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, commentando con l’agenzia Teleborsa l’intenzione del ministro Giuseppe Valditara di attuare 100mila assunzioni con procedure al via dal prossimo mese e ricordando che è indispensabile introdurre il doppio canale di reclutamento, così come chiesto dall’Anief con gli emendamenti presentati per migliorare il Decreto Legge PA Pnrr 44/2023, su cui i deputati delle Commissioni riunite I e XI della Camera si esprimranno da oggi.