Il giovane sindacato rappresentativo Anief ha messo in atto un’altra attività nata per far rispettare i diritti dei lavoratori della scuola, avviando la nuova campagna “Non un euro di meno”. Ogni utente, tramite apposito modulo, potrà registrarsi e richiedere gratuitamente informazioni e consulenza sul proprio stato matricolare e sugli eventuali diritti relativi alla giurisprudenza.
L’Ordinanza n. 88 che disciplina l’aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento nelle Gps 2024 presenta diversi dubbi sulla compilazione, nonché dei passaggi critici e più di qualche ingiustizia: a sostenerlo è l’Ufficio legale Anief, dopo avere esaminato il testo prodotto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per l’organizzazione delle graduatorie utilizzate per le supplenze annuali e temporanee, nonché, nel caso del sostegno, anche per le immissioni in ruolo 2024 e 2025. A questo proposito, oltre a fornire assistenza per presentare le istanze, il sindacato Anief ha predisposto alcuni ricorsi al fine di non rimanere indietro nelle graduatorie Gps e rischiare di perdere la convocazione per sottoscrivere i contratti di lavoro nel prossimo biennio.
“Deve disapplicarsi l'articolo 1, commi 121 e ss., della Legge n. 107/2015 (i D.P.C.M. del 23/9/2015 e del 28/11/2016, applicativi di tale disposizione, sono stati nelle more della decisione della CGUE annullati dal Consiglio di Stato, con l’ordinanza citata) nella parte in cui non riconosce l’assegnazione della Carta elettronica del docente anche al personale docente assunto con contratto a tempo determinato, incaricato con supplenze annuali o supplenze temporanee fino al termine delle attività didattiche”: a scriverlo è stato alcuni giorni fa il Tribunale del lavoro di Roma rispondendo in tal modo al ricorso presentato dai legali Anief in difesa di una insegnante che dal 2019 ad oggi ha sottoscritto cinque supplenze senza ricevere i 500 euro annui della card per l’aggiornamento professionale.
Sono diversi i punti critici presenti nell’Ordinanza n. 88 che disciplina l’aggiornamento, il trasferimento e il nuovo inserimento nelle Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze e le graduatorie di istituto su posto comune e di sostegno, dove confluiscono oltre mezzo milione di docenti precari: lo sostiene oggi l’Ufficio legale Anief, alla luce dell’esame svolto sul testo di gestione delle Gps prodotto dal Ministero dell’Istruzione per l’organizzazione delle graduatorie utilizzate per le supplenze annuali e temporanee, nonché, nel caso del sostegno, anche per le immissioni in ruolo.
Nessun dubbio, solo certezze: sulla Carta del docente da dare anche ai supplenti “deve trovare applicazione Cass. Sez. Lav. 29961/2023, intervenuta ex art. 363 bis c.p.c. e che integralmente si richiama, secondo cui: “… 1) La Carta Docente di cui alla L. 107 del 2015, art. 1, comma 121, spetta ai docenti non di ruolo che ricevano incarichi annuali fino al 31.8, ai sensi della L. n. 124 del 1999, art. 4, comma 1, o incarichi per docenza fino al termine delle attività di didattiche, ovverosia fino al 30.6, ai sensi della L. n. 124 del 1999, art. 4, comma 2”. A scriverlo, nero su bianco in una sentenza estremamente chiara, è stato il giudice del lavoro del tribunale di Cosenza, che nell’occasione ha accolto favorevolmente la tesi dei legali che operano per Anief, in difesa di una insegnante che tra il 2020 e il 2023 ha ricoperto per tre volte il ruolo di supplente annuale: il Ministero è stato quindi condannato a risarcire la docente con 1.500 euro più interessi.