I ragazzi, sostiene Giannini, avranno l'opportunità di dedicarsi allo sport, alla musica, al teatro, ai laboratori artistici. Il progetto vedrà il coinvolgimento anche degli insegnanti, ma solo su base volontaria. Ma alla domanda "Con un compenso?" il Ministro risponde "Sì, un compenso, ma non molto alto".
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): siamo sicuri che è giusto privare i nostri giovani delle loro vacanze? Inoltre, ammesso che lo sia, a meno che non si voglia trasformare la scuola in un locale dove si svolge del ‘babysitteraggio’ o semplice passatempo, è chiaro che occorre mettere sul piatto delle risorse importanti. Oppure, vogliamo cavarcela con pochi spiccioli, i 10 milioni di euro cui ha fatto riferimento il ministro dal Giappone? Malgrado questo stesso Governo abbia più volte promesso un considerevole aumento del Miglioramento dell’offerta formativa, è notizia di queste ore che è fermo a quello dello scorso anno. Con l’aggravante che sono stati, nel frattempo, immessi in ruolo altri 56mila docenti in più, le cui prestazioni aggiuntive dovranno essere compensate sempre da quello stesso budget.
Non si comprende per quale motivo, ormai tutti gli anni, in primavera debbano “sbocciare” dichiarazioni dalle più alte cariche in seno all’istruzione pubblica che inneggiano all’apertura della scuola nell’intero periodo estivo, ovviando però su come finanziare l’iniziativa che, per non fare torto a nessuno, dovrebbe coinvolgere fino a 8.500 istituti e oltre 40mila plessi scolastici. Stavolta è toccato al ministro in carica, Stefania Giannini, che dal Giappone ha lanciato il progetto "Scuole al centro": “un investimento da 10 milioni di euro che interesserà probabilmente città come Milano, Roma, Napoli e Palermo”, scrive la stampa specializzata.
L’obiettivo, sarebbe quello di trasformare le scuole in “luogo di ritrovo per ragazzi che hanno come unica alternativa la strada. Il progetto coinvolge in questo momento le scuole medie e superiori. Gli studenti avranno l'opportunità di dedicarsi allo sport, alla musica, al teatro, ai laboratori artistici. Il progetto vedrà il coinvolgimento anche degli insegnanti, ma solo su base volontaria. Ma alla domanda "Con un compenso?" il Ministro risponde "Sì, un compenso, ma non molto alto". Se pensiamo che per un lavoro di mesi, complesso e delicato come quello di commissario per il concorso docenti i compensi saranno ridicoli, non osiamo pensare a quanto possa corrispondere ‘non molto alto’”, conclude Orizzonte Scuola.
Anief ritiene che stiamo assistendo all’ennesima operazione ‘spottistica’, probabilmente stavolta anche in chiave pre-elettorale. “Prima di tutto – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal - perché non si comprende per quale motivo i nostri studenti debbano rinunciare al periodo di sospensione delle attività didattiche. Non dimentichiamo che sono bambini e ragazzi, che meritano di andare in vacanza: anche dopo i tagli della riforma Gelmini, alle medie, oggi nostri ragazzi passano sui banchi 2.970 ore, contro una media di poco superiore a 3.000 ore dei Paesi Ocse”.
“Ma il problema – continua il sindacalista - è anche un altro: ammesso anche che gli studenti abbiano bisogno di prolungare la loro presenza a scuola, chi sarà deputato a seguirli e a formarli anche nel periodo estivo? A meno che non si voglia trasformare la scuola in un locale dove si svolge del ‘babysitteraggio’ o semplice passatempo, è chiaro che occorre mettere sul piatto delle risorse importanti. Oppure, vogliamo cavarcela con pochi spiccioli, i 10 milioni di euro cui ha fatto riferimento il ministro dal Giappone?”.
“La verità è solo una: tenere aperte le scuole significa investire. E anche molto. Approvando delle risorse specifiche. Perché ad oggi, ricordiamo, le scuole hanno i compensi che vanno ad incentivare anche questo genere di attività, assieme a quelle progettuali ordinarie o alle visite culturali, praticamente dimezzati rispetto al 2011. Malgrado questo stesso Governo abbia più volte promesso un considerevole aumento del cosiddetto Mof, il Miglioramento dell’offerta formativa, pari a meno di 690 milioni di euro annui, è notizia di queste ore che è fermo a quello dello scorso anno. Con l’aggravante che sono stati nel frattempo immessi in ruolo altri 56mila docenti in più, le cui prestazioni aggiuntive dovranno essere compensate sempre da quello stesso budget”.
Il giovane sindacato ha più volte denunciato la pochezza delle risorse alle attività aggiuntive: l’ufficio studi Anief ha calcolato che a un docente coinvolto per un anno in impegnative e delicate attività di coordinamento vanno oggi, in media, meno di 200 euro netti. Con il risultato che si penalizzeranno tutte le iniziative a completamento della didattica. Ora, sempre con questi fondi, si vuole tenere aperta la scuola anche d’estate.
“Ma c’è anche un’aggravante che, nel frattempo, si è venuta a determinare: la Legge di Stabilità – ricorda il leader dell’Anief - ha tagliato le supplenze del personale Ata per la prima settimana di assenza del titolare. Così, le unità di personale in servizio, ridotte all’osso, dovranno anche sorvegliare, assistere e pulire per l’attività formativa estiva. Ma di cosa stiamo parlando?”.
Per approfondimenti:
Contratto, meglio tardi che mai: i sindacati maggiori si svegliano e chiedono 220 euro di aumento
Pa: firma accordo 4 comparti(Ansa, 5 aprile 2016)
Stipendio. Anief: si può ottenere da 180 euro a 1800 lordi adeguando indennità vacanza contrattuale a costo della vita(Orizzonte Scuola, 12 maggio 2016)
Scuole medie e superiori aperte d'estate, si parte. Giannini: partecipazione docenti volontaria, ma compenso "non molto alto"(Orizzonte Scuola, 17 maggio 2016)