La Retribuzione professionale docente non può essere assegnata solo ad una parte del docente: va assegnata a tutti gli insegnanti, “anche luce del principio di non discriminazione di cui alla clausola 4 dell'accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE - nel senso di ricomprendere nella previsione anche tutti gli assunti a tempo determinato”. A scriverlo, in una sentenza esemplare, è il Tribunale di Cosenza, servizio lavoro, che ha accolto il ricorso di un supplente che per cinque annualità ha lavorato senza percepire l’Rpd. Il giudice del lavoro, facendo riferimento alla normativa euro-unitaria e anche all’Ordinanza n. 20015 della Cassazione Sezione Lavoro del 27 luglio 2018, non ha avuto dubbi nel riconoscergli “la retribuzione professionale docenti ex art. 7 CCNL 2001 per le supplenze brevi svolte come documentate in questa sede (anni scolastici 2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022)” e a condannare il Ministero dell’Istruzione e del Merito “al pagamento a tale titolo dell’importo – non contestato – di € 5.435,88 oltre interessi dal dovuto al saldo”.
Anche l’Anief ricorda che anche secondo la Cassazione la Rpd “ha natura fissa e continuativa e non è collegato a particolari modalità di svolgimento della prestazione del personale docente ed educativo (cfr. fra le tante Cass. n. 17773/2017). Il sindacato, inoltre, sa bene che in base alla clausola 4 dell'Accordo quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE, il docente che stipula un contratto a tempo determinato, anche per pochi giorni, non può essere trattato in modo meno favorevole dei colleghi assunti a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ribadisce che “la tesi dei giudici vale per Retribuzione professionale docente, come la Cia per il personale Ata. Ometterle dallo stipendio è discriminante e ingiusto, perché si vanno a privare dei lavoratori già pagati molto meno di quello che meriterebbero, di circa 175 euro mensili. Per questo l’Anief è sempre più determinata nel presentare, con i propri legali, i ricorsi ad hoc per il recupero della Retribuzione professionale docente: ogni docente potrà valutare direttamente con le nostre strutture territoriali quale è l’entità della somma da recuperare istanza di recupero delle somme”.
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