Ai fini dell’organizzazione scolastica del prossimo anno la Commissione Lavoro della Camera ha approvato alcuni importanti emendamenti al decreto PA bis, ma rimane ancora molto da fare. La speranza è che le modifiche arrivino ora nel decreto Salva Infrazioni 69/23: lo dichiara a Orizzonte Scuola il presidente Anief Marcello Pacifico. In entrambi i casi a promuovere le modifiche è stato il giovane sindacato autonomo. Il leader dell’Anief ne va fiero: “per la prima volta i supplenti al 31 agosto nella ricostruzione di carriera potranno avere valutato l’intero servizio preruolo, e per il 2023, ma sicuramente varrà anche per gli anni successivi, potranno avere la carta docenti”, spiega il sindacalista. “Resta aperta – aggiunge Pacifico - la questione dell’abuso dei contratti a termine. Bisogna estendere il doppio canale di reclutamento a tutti i precari nelle GPS e riconoscere il risarcimento per l’abuso dei contratti”.
“La scorsa primavera – ricorda il leader dell’Anief - avevamo raggiunto un accordo con gli altri sindacati e il ministro riguardante il doppio canale, ma a quanto pare è stato bloccato. Riteniamo però che questa sia l’unica strada percorribile e ci impegniamo fin dai prossimi giorni chiedendo alla Commissione europea di sbloccare la situazione, perché negli ultimi anni con tutti i concorsi abbiamo aumentato del 200% la precarietà”. Quella delle supplenze che aumentano è una piaga da eliminare: “E poi non dimentichiamo tutti i diritti negati al personale precario – ricorda Pacifico -, nel contratto siamo riusciti a ottenere i tre giorni di permesso, ma ne restano tanti altri, dalle ferie al salario accessorio alla progressione per scatto di anzianità. Chiederemo di mettere delle risorse per avere la parità di trattamento tra personale di ruolo e precario anche nel prossimo CCNL”.
Il presidente Anief torna anche sul “tema dell’organico di diritto: per legge deve riguardare tutti i posti vacanti senza titolare, nella realtà i posti senza titolare vengono dati con supplenza al 30 giugno anziché al 31 agosto. Questo è ancora più grave sul sostegno dove abbiamo tanti posti dati in deroga che dovrebbero rientrare in posti dell’organico di diritto. Sempre sul sostegno stiamo lavorando alla divisione delle norme del PEI per garantire il diritto allo studio delle nostre bambine e dei nostri bambini”, conclude Pacifico.
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