“Sarebbe bene che anche quest’anno si immetta in ruolo dalle Graduatorie provinciali per le supplenze dei docenti. Invece, il decreto Milleproroghe ha negato anche la proroga per il sostegno che andava avanti da tre anni. Invece di allargare la procedura alle cattedre comuni, come chiesto da Anief con un preciso emendamento, si sta andando indietro e questo è particolarmente grave, perché nel frattempo il precariato ha assunto proporzioni paurose arrivando a coprire in media una cattedra su quattro e i concorsi programmati non riusciranno di certo a risolvere la situazione perché copriranno poco più del turn over”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla luce dallo squilibrio sempre più evidente tra domanda di accesso alla professione dell’insegnamento e offerta plausibile alla luce delle norme sempre più desuete e ingiuste che regolano il reclutamento.
“La verità – continua il sindacalista autonomo – è che le supplenze, soprattutto, su sostegno stanno aumentando in modo esponenziale: l’ultimo report nazionale dell’Istat, aggiornato all’anno scolastico 2022/23, ha detto che sono 338.000 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane. A questo va aggiunto che gli insegnanti sono oltre 200.000, ma solo la metà di ruolo. Dei docenti precari, la maggior parte non sono nemmeno specializzati. E noi cosa facciamo? Anziché stabilizzare da prima fascia Gps, continuiamo a tenerli precari. E lo stesso vale per le classi di concorso. Quale è la radio che porta il decisore politico a non assumere a tempo determinato il personale abilitato e specializzato? Perché non si trova la modalità di incanalare nei ruoli dello Stato, attraverso una formazione apposita, anche coloro che stanno nella seconda fascia Gps? Sono domande che giriamo a chi governa la scuola e che non ci stancheremo mai di porre, fino a quando – conclude Pacifico – non arriveranno risposte esaurienti e con fatti concreti”.
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