Il ministero dell’Istruzione e del Merito oggi ha presentato ai sindacati il modello di domanda su Istanze online per l’inserimento negli elenchi aggiuntivi alla prima fascia delle “Graduatorie provinciali per le supplenze” per i posti comuni/curricolari e di sostegno dei docenti che hanno conseguito il titolo dopo il termine dell’aggiornamento dello scorso. La finestra prevista andrà dal 12 al 27 aprile. L’operazione di inserimento riguarda migliaia di candidati.
“La scuola non può fare a meno dell’organico aggiuntivo: Anief lo sostiene a un anno, presto i fatti diranno che averlo negato è stata una scelta sbagliata perché andrà a vanificare l’attuazione del Pnrr, e non solo, negli 8.300 istituti scolastici italiani”. Lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che incalza: “Basta rinvii e tentennamenti. Senza 40mila Ata e docenti aggiuntivi sarà impossibile svolgere le attività programmate nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, oltre che nominare persino tutor e orientatori previsti dalla nuova legge voluta dal ministro Giuseppe Valditara per abbattere la dispersione scolastica ancora troppo alta”.
Il Decreto PA potrebbe contenere la norma per estendere le assunzioni, grazie al doppio canale, alle graduatorie per le supplenze (GPS), sciogliere riserve alle domande di mobilità, prevedere un organico aggiuntivo come richiesto dal giovane sindacato rappresentativo #Anief dopo l’interlocuzione con la Commissione europea. C’è grande attesa dunque per il Consiglio dei ministri di giovedì 6 aprile.
La formazione sarà ancora più in prima linea nella scuola di domani: come riporta anche la rivista specializzata Orizzonte scuola, “la questione controversa riguardante la riforma delle carriera dei docenti nel mondo scolastico è al centro dell’agenda dell’assessore alla Formazione del Trentino, Mirko Bisesti, che cerca di accelerare i tempi su tale riforma”.
Sul docente tutor, in arrivo a settembre 2023 per combattere per l’orientamento e la dispersione scolastico, l’amministrazione non sembra volersi scostare dalla prima versione proposta: oggi il ministro dell’Istruzione Giuseppe ha ribadito che saranno coinvolti circa 40 mila insegnanti e che in questa prima fase, al via il prossimo mese con la formazione on line, riguarderà gli ultimi tre anni della scuola superiore per poi estenderla nel tempo al biennio iniziale e alle scuole medie, così da coprire tutti gli otto anni della scuola secondaria: il docente tutor, ha detto il ministro, “avrà un ruolo decisivo” perché a lui spetterà “personalizzare il percorso formativo e coordinare in una logica di team tutti gli altri docenti per far si che la formazione del ragazzo sia sempre più aderente alle sue necessità“. Secondo Valditara “si tratta della prima pietra della rivoluziona del merito. Che prevede di tirar fuori i talenti che ogni ragazzo ha dentro di sé e non permettere che qualcuno rimanga indietro”.