Invece di aumentare il numero di istituti scolastici e di lavoratori della scuola, avviare la riduzione del numero di alunni per classi e procedere alla cancellazione di quelle cosiddette “pollaio”, il Governo si avventura in una assurda politica di ulteriore tagli delle sedi scolastiche che negli anni vedrà accorpare oltre 600 istituti: mettendosi contro diverse Regioni e tutto il mondo della scuola, l’Esecutivo Meloni procede come nulla fosse, in linea con quanto previsto dall’articolo 99 della legge di bilancio 2023, con la riduzione, negli anni a venire, di centinaia di presidenza, posti da dirigente scolastico e Dsga. Dopo non avere approvato gli emendamenti Anief, il Parlamento, infatti, ha appena respinto le mozioni delle opposizioni che chiedevano di fermare il folle progetto. Nel frattempo, la questione della legittimità delle norme introdotte con l'ultima legge di bilancio giunge in Corte costituzionale nelle questioni sollevate dalla Regione Puglia e Emilia Romagna.