Si terrà giovedì 5 agosto 2010, alle ore 18:00, presso la Sala Multimediale “Rita Atria” in Via Marina a Brolo (ME) l’assemblea provinciale di Messina. Verranno trattati i principali temi di attualità nel mondo della scuola. Interverranno il coordinatore provinciale ANIEF di Messina, prof. Giuseppe Cacciotto e il Presidente nazionale, prof. Marcello Pacifico.
L’Ufficio Scolastico Regionale ha risposto alla richiesta di chiarimenti sui tagli ai corsi di strumento musicale, paventati soprattutto nelle province di Enna e Messina, inviata dall’ANIEF negli scorsi giorni, dichiarando che “non risultano non confermati corsi completi di strumento musicale”.
La risposta ci soddisfa solo parzialmente, giacché non viene fornita alcuna informazione sui tagli ai nuovi corsi. L'ANIEF chiederà adesso garanzie sui corsi iniziati l'annno scorso o due anni fa, che devono essere portati a completamento come previsto dalla normativa vigente in quanto facenti parte dell'organico di diritto e non di fatto.
Analoghe richieste sono state inviate a tutti gli Uffici Scolastici Regionali e a quelli competenti per singola provincia sulla scorta delle segnalazioni pervenute ad ANIEF nelle scorse settimane.
Su proposta ANIEF, trovati gli stanziamenti nel piano di programmazione economia e finanziaria grazie a un intervento del PD (on. Panepinto) condiviso dalla maggioranza, per garantire l’attivazione del tempo mensa e quindi del tempo pieno e prolungato nelle Scuole ubicate in aree a rischio marginalità socio-economia e territoriale. Pertanto, invitiamo le famiglie a richiedere ai Dirigenti scolastici l’attivazione del tempo mensa, pieno e prolungato, affinché possa essere avanzata la richiesta di incremento o mantenimento degli organici esistenti, tagliati dalla riforma Gelmini e dal debito delle amministrazioni comunali.
I nostri coordinatori regionali, nei prossimi giorni, chiederanno un incontro con gli Assessori delle altre Regioni obiettivo di Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sardegna perché possa essere dai rispettivi Consigli regionali approvata una norma analoga.
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Art. 77.
Interventi di formazione permanente e di formazione continua
1. Nell’ambito del Piano dell’offerta formativa 2011, gli interventi di formazione permanente e formazione continua (FP e FC) possono gravare su Programma operativo regionale del FSE - Obiettivo convergenza 2007-2013 della Regione siciliana, secondo le modalità di gestione e controllo previste dal:
a) regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’ 11 luglio 2006;
b) regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento e del Consiglio del 5 luglio 2006;
c) regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006;
d) decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n. 196 ‘Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione’;
e) vademecum per l’ammissibilità della spesa al P.O. F.S.E. 2007-2013 in fase di adozione da parte del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
f) vademecum per gli operatori in attuazione del programma operativo regionale Sicilia FSE 2007-2013.
Art. 78.
Piano di attività extrascolastiche per le scuole in aree a rischio
1. Per il periodo 2011-2014 l’Assessorato regionale dell’istruzione e della formazione professionale, dipartimento regionale dell’istruzione e della formazione professionale, finanzia, a valere sull’Asse IV P.O. F.S.E. 2007-2013, Obiettivo specifico I1 e Obiettivo operativo I1)1, in favore delle scuole di ogni ordine e grado della Regione ubicate in aree a rischio marginalità socio-economica e territoriale, un piano di intervento per la realizzazione di attività extra scolastiche da svolgersi in ore pomeridiane.
2. Per le scuole del primo ciclo di istruzione, i comuni attivano, a partire dall’anno scolastico 2010-2011, un servizio mensa destinato agli studenti impegnati nelle suddette attività.
3. Per la realizzazione di dette attività sono destinate a valere sul P.O. F.S.E. 2007-2013 risorse pari a 40 mila migliaia di euro da ripartirsi in misura di 20 mila migliaia di euro per l’anno scolastico 2010-11 e di 10 mila migliaia di euro per gli anni scolastici successivi.
4. Qualora l’ente locale non adempia alla fornitura di tale servizio mensa, la Regione provvede ad un intervento sostitutivo reperendo i relativi fondi dai trasferimenti agli enti locali.
La relazione di accompagnamento all’emendamento sul tempo scuola proposto dall’ANIEF
La recente circolare ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010 recante la trasmissione dello schema di Decreto Interministeriale sulle dotazioni organiche del personale docente per l’anno scolastico 2010/2011 ribadisce:
- come nella scuola primaria e dell’infanzia condizione essenziale per l’attivazione del tempo pieno rimane la disponibilità di strutture idonee e di risorse all’interno della scuola. L’organizzazione del tempo pieno è effettuata nei limiti dell’organico assegnato e, comunque, nell’ambito della dotazione complessiva dell’organico. Nulla è innovato per quanto riguarda il tempo pieno. Restano, pertanto, confermati l’orario di 40 ore settimanali per classe, comprensive del tempo dedicato alla mensa, l’assegnazione di due docenti per classe e l’obbligo dei rientri pomeridiani. Le quattro ore residuate rispetto alle 40 settimanali per classe (44 ore di docenza a fronte delle 40 di lezioni e di attività), comunque disponibili nell’organico di istituto, potranno essere utilizzate prioritariamente per l’ampliamento del tempo pieno sulla base delle richieste delle famiglie e, in subordine, per la realizzazione di altre attività volte a potenziare l’offerta formativa (compreso il tempo mensa per le classi che attualmente praticano i rientri pomeridiani).
- come nelle scuole medie, le classi a tempo prolungato possono essere autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di insegnamento e di attività di 36 ore, comprensive della mensa, fermo restando che la consistenza oraria media di organico è di 38 ore settimanali. Sulla base delle richieste delle scuole, effettuate tenendo conto delle esigenze espresse dalle famiglie, detta consistenza oraria è elevabile fino ad un massimo di 40 ore, utilizzando le due ore di approfondimento delle discipline a disposizione della scuola. A livello regionale possono, altresì, essere individuate ulteriori modalità organizzative, al fine di un pieno utilizzo delle ore a qualunque titolo disponibili. L’assetto organico della scuola secondaria di I grado, sia per le classi a tempo normale che per le classi a tempo prolungato, è definito secondo i criteri fissati dal D.M. n. 37 del 26 marzo 2009, e in particolare dall’articolo 3 (quadro orario e composizione delle cattedre nelle classi a tempo prolungato): 1. Le classi a tempo prolungato sono autorizzate nei limiti della dotazione organica assegnata a ciascuna provincia e tenendo conto delle esigenze formative globalmente accertate, per un orario settimanale di 36 ore, eccezionalmente elevabili fino a 40, previa autorizzazione dell’Ufficio scolastico regionale, comprensive delle ore destinate agli insegnamenti, alle attività e al tempo dedicato alla mensa. Le classi funzionanti a tempo prolungato sono ricondotte all’orario normale qualora non siano disponibili servizi e strutture per lo svolgimento obbligatorio di attività in fasce orarie pomeridiane per almeno due pomeriggi e né sia previsto il funzionamento di un corso intero a tempo prolungato. Le classi vanno attivate su richiesta delle famiglie e semprechè il numero degli iscritti consenta di formare la classe secondo la normativa vigente.
Pertanto, le risorse che le amministrazioni locali destinano alle Scuole per lo svolgimento delle attività relative al tempo mensa risultano essenziali per l’offerta formativa del tempo pieno e prolungato da parte delle istituzioni scolastiche, come richiesto dalle famiglie, e devono essere incrementate per garantire il successo formativo. La previsione di un fondo regionale che finanzi questo specifico diritto allo studio degli alunni siciliani, salvaguardando anche diversi posti di lavoro di personale ata e docente qualificato, peraltro, risponde a una competenza specifica prevista dallo Statuto e si prefigura come una precisa modalità organizzativa della regione delle ore disponibili, come previsto dalla normativa nazionale richiamata.
La proposta di emendamento
Per garantire il diritto allo studio e incrementare nel triennio 2010-2012 le attività e il tempo dedicato alla mensa nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo di istruzione della regione siciliana, è istituito un fondo … (in alternativa … il fondo di cui ……è incrementato di euro ………………..), a cui le amministrazioni locali possono attingere secondo criteri da stabilire con Decreto dell’Assessore …. Le risorse sono assegnate alle Istituzioni scolastiche che intendono rispondere nell’offerta formativa alle richieste di attivazione del tempo pieno e prolungato pervenute dalle famiglie, previa assegnazione del personale da parte della direzione scolastica regionale.
USR Sicilia sta valutando attentamente le 100 segnalazioni pervenute dall’ANIEF per attivare posti in deroga di sostegno.
Si è tenuto, martedì 8 giugno, l’incontro previsto tra l’ANIEF, rappresentata dal prof. Marco Giordano, e il dott. Maurizio Gentile, coordinatore dell’Ufficio H presso l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia. Nel corso dell’informativa richiesta sugli organici di sostegno da attivare nell’a. s. 2010-2011, ci si è soffermati sulle 100 richieste di autorizzazione di posti in deroga di sostegno e sul consequenziale aumento delle ore di sostegno agli alunni con handicap che hanno subito il drastico taglio negli anni scolastici precedenti. L’ANIEF, a tal proposito, aveva inviato il mese scorso una lettera di diffida per far eseguire prontamente quanto disposto dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 80 del 22 febbraio 2010, che ha sancito l’illegittimità dell’art. 2, comma 413, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato – legge finanziaria 2008), nella parte in cui fissava un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno, nonché l’illegittimità dell’art. 2, comma 414, della legge n. 244 del 2007, nella parte in cui escludeva la possibilità, già contemplata dalla legge 27 dicembre 1997, n. 449, di assumere insegnanti di sostegno in deroga in presenza, nelle classi, di studenti con disabilità gravi. La risposta delle famiglie all’appello dell’ANIEF di segnalare le ore di sostegno non assegnate ai loro figli è stata entusiasta, e proprio dalla Sicilia ci era giunta una larga percentuale delle diverse centinaia di schede pervenute in questi mesi.
Il dott. Gentile ha ribadito quanto già comunicato nella nota del 17 maggio indirizzata agli UU.SS.PP. siciliani, ovvero di aver dato istruzioni per la verifica dei dati segnalati dall’ANIEF, impegnandosi a garantire un’adeguata rivalutazione di tutti i casi di alunni in possesso di certificazione di disabilità grave ai quali non è stato assegnato, come invece previsto e ribadito dalla Corte Costituzionale, un congruo numero di ore di sostegno. A tal proposito è stato programmato un nuovo incontro e l’ANIEF si è impegnata a integrare le segnalazioni con le nuove richieste nel frattempo pervenute.
Prospettive, invece, estremamente preoccupanti sono emerse dall’analisi dell’impatto effettivo sul sostegno della manovra finanziaria correttiva che in questi giorni sta vedendo la luce. Il D.L. 78/2010 prevede, infatti, il “congelamento” degli organici di sostegno 2009/2010 anche per il nuovo anno scolastico, un provvedimento che di fatto tenta di escludere dal computo ogni eventuale richiesta di adeguamento delle cattedre in relazione all’aumento delle richieste. Una disposizione, per inciso, in netta controtendenza con quanto affermato nella circolare ministeriale n. 37 del 13 aprile 2010, in cui – visto il pronunciamento della Consulta contro qualsiasi previsione di un tetto massimo al numero dei posti di insegnanti di sostegno – veniva indicata la possibilità di attivazione di oltre 1.400 posti in organico di fatto in più rispetto all’anno precedente. Una simile prospettiva sarebbe chiaramente incostituzionale anche perché la nuova legge ribadisce il disposto della legge 104. Più preoccupante il comma 5 dell’art. 10 D.L. 78/2010, che il Ministro dell’Economia ha inserito in nome di un vero e proprio tentativo di “dissuasione” nei confronti dei collegi medici deputati all’accertamento della sussistenza della condizione di handicap: questi, infatti, vengono dichiarati come “[…] responsabili di ogni eventuale danno erariale per il mancato rispetto di quanto previsto dall’art. 3, commi 1 e 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104”. Una simile minaccia, celata dietro l’esigenza sia pur legittima di evitare abusi e sprechi di risorse, lascia intravedere il rischio che le Aziende Sanitarie finiranno per rendere difficile il riconoscimento della certificazione anche ai casi più gravi, onde mettersi al riparo da qualsiasi eventuale ripercussione. Sarà quindi necessario da parte delle famiglie e del sindacato vigilare sulla regolarità delle certificazioni emesse dalle Aziende sanitarie, che sono all’origine del percorso di individuazione delle cattedre di sostegno. Si è espresso, infine, la volontà di istituire un tavolo tecnico per studiare la possibilità di costituire un organico aggiuntivo su sostegno da assegnare alle scuole sfruttando le opportunità offerte dalla quota di autonomia e di potenziamento degli insegnamenti, da finanziarie con fondi UE per il tramite Regione Siciliana, esattamente come recentemente avvenuto per la copertura del tempo mensa (e, quindi, del tempo prolungato) per le scuole del primo ciclo di istruzione siciliane a seguito di una proposta dell’ANIEF. L’incontro si è concluso con il reciproco impegno ad aggiornarsi in tempi brevi per valutare lo stato di avanzamento delle richieste presentate.
In VII Commissione (cultura, Scienza e Istruzione) della camera, un'interrogazione (17 giugno) dell' On. Alessandra Siragusa (PD) al Ministro Gelmini.
In Sicilia, l'“Accordo salva precari” tra la Regione e il Miur non sta funzionando. I docenti precari hanno firmato i contratti a fine maggio ma alcuni hanno già iniziato i progetti regionali altri, dato che la scuola è finita, potranno farlo da settembre con il nuovo anno scolastico e c'è molta confusione su come verrà computato il punteggio -posto che i progetti regionali saranno realizzati a cavallo di due anni scolastici diversi-, e su eventuali sanzioni per chi li recederà per incarichi più favorevoli (supplenze medio-lunghe conferite sia dall'USP che dalle graduatorie del salva-precari). La Sicilia sembra essere l'unica regione in cui i progetti previsti per l'anno scolastico 2009/2010 non sono partiti in tempo utile per poter consentire ai docenti di svolgere le 300 ore entro il termine delle attività didattiche, i più fortunati ne hanno potute svolgere una cinquantina. L'interrogante ha chiesto che il Ministero dia garanzie a questi docenti, dato che i ritardi non sono dipesi da loro, e che faccia chiarezza su altri aspetti connessi al caos burocratico che si è creato.
Per appuntamento presso la segreteria Nazionale di Palermo contatta
i numeri: 392 9962493 - 392 9515419.
E' attivo il servizio whatsapp al numero: 393 886 4186 e, restano attivi i contatti skype: Anief Palermo1 e Anief Palermo2
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Lunedi 9.00/12.00, 15.00/18.00
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