La procedura di richiesta di inserimento nelle Gps – utile a partecipare alla procedura di assunzioni straordinaria - volge al termine: salvo proroghe, come auspicato dall’Anief, entro due giorni la finestra per l’invio delle domande, con preferenze, verrà chiusa. Sono diversi i motivi di contestazione del sindacato: tra questi c’è anche la rivendicazione di chi ha conseguito abilitazione-specializzazione all'estero senza avere mai ottenuto il riconoscimento. Anche attraverso gli sportelli straordinari attivati in tutte le sedi d’Italia, il sindacato ha chiarito che si tratta di una condizione inammissibile: perché per chi a conseguito un’abilitazione all’estero, al danno della mancata inclusione nelle Gps, si somma la negazione dell’immissione in ruolo. Anief chiederà al Tar del Lazio i motivi di questa esclusione immotivata.
“Anche questa categoria di docenti abilitati – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ha pieno diritto secondo noi a partecipare alle immissioni in ruolo. È giusto quindi che presentino ricorso al giudice. Anief cercherà di vincere questo contenzioso, in quanto parte sociale lotteremo con tutte le forze. Intanto a settembre sciopereremo, perché il diritto deve prevalere su tutto, sempre e comunque”.
Anief non ci sta: per quale motivo il ministero dell’Istruzione non ha incluso, nemmeno con riserva, in prima fascia Gps i docenti abilitati all’estero in attesa del riconoscimento del titolo in Italia? Per questo ha attivato un preciso ricorso nazionale: si attuerà presso il Tar del Lazio riservato ai docenti abilitati all'estero che ne hanno richiesto il riconoscimento in Italia prima del 31 luglio 2021.
Per poter aderire al ricorso – ricorda il sindacato - è necessario espletare la procedura di iscrizione all'Anief e aver richiesto tramite il sistema Istanze On Line entro lo scorso 25 luglio 2021 l'inserimento negli elenchi aggiuntivi di I Fascia GPS in qualità di abilitati all'estero in attesa di riconoscimento del titolo in Italia risultandone, poi, esclusi.
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19 agosto 2021