Vai all'intervista del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico
ROMA, 08 FEB - Dare ai presidi il potere di assumere o preferire, per avere tutti i docenti in cattedra a settembre, il doppio canale, quello che l'allora ministro dell'Istruzione Matterella scelse, ovvero i concorsi e il servizio? Il mondo della scuola accoglie con entusiasmo l'attenzione del premier incaricato Mario Draghi al 'dossier istruzione' e propone diverse soluzioni. La Cisl, con il segretario Maddalena Gissi, propone il 'doppio canale' per raccogliere l'invito di Draghi ai partiti a lavorare da subito perché i docenti siano in classe dal primo giorno del nuovo anno scolastico. Il sindacato dei presidi (Anp), guidato da Antonello Giannelli invece, ricorda che sono 800mila i posti di insegnamento e oltre 200mila sono scoperti. "Bisognerebbe assumere oltre 200mila docenti ed è fattibile se daremo alle scuole il potere di assumere, magari attraverso una forma di concorso alleggerita". Per Francesco Sinopoli, a capo della Flc Cgil, "serve una procedura semplificata per l'assunzione dei precari, la conferma dell'organico Covid e un investimento sulla loro formazione: abbiamo da tempo una proposta chiara che siamo pronti ad avanzare". Anief ricorda il numero record di supplenze di quest'anno, e il numero impressionante di cattedre di sostegno vacanti: "la stipula di oltre 210mila contratti annuali, con altri ancora da realizzare, assunzioni limitate e a settembre in arrivo altri 35mila pensionamenti, è una circostanza che non può lasciare indifferenti", afferma Marcello Pacifico, presidente del giovane sindacato. Più freddo il mondo della scuola rimane rispetto alla richiesta che Draghi avrebbe fatto ai gruppi parlamentari di "rimodulare il calendario scolastico" dell'anno in corso, per recuperare i "numerosi giorni persi". "Lo Stato deve investire per i recuperi e saranno le scuole poi a trovare le modalità adeguate ai propri bisogni specifici e ai gap eventualmente da recuperare", osserva Sinopoli. Il presidente di Anp Giannelli fa notare dal canto suo che "se si tratta di un prolungamento relativamente contenuto si può fare, ricordo che il mondo della scuola sta lavorando da settembre, non si può proseguire ad libitum". Anche Gissi (Cisl) sembra contrariata: "Allungare a prescindere il calendario scolastico significa far credere che con la Dad la scuola ha scherzato. Siamo convinti che c'è bisogno di recuperare per tanti ragazzi che nono sono stati raggiunti dai docenti per motivi tecnici e per diversità di condizione socio-economica, è chiaro che per questi casi saranno gli stessi professori ad attivare iniziative di recupero". (ANSA).
Il rilancio della ricerca in Italia può compiutamente attuarsi solo mettendo a sistema tutti i possibili contributi e valorizzando tutte le risorse, a partire da quelle esistenti: a sostenerlo è il sindacato nazionale Anief, nelle sue osservazioni al paragrafo 4.2 'Dalla Ricerca all'impresa' della Proposta di piano nazionale di ripresa e resilienza, collegata al Recovery Plan, per la quale sono state destinate risorse pari a 28,49 miliardi di euro
(ANSA) - ROMA, 05 FEB - "I docenti non sono stati ancora vaccinati e sono in spazi piccoli, dove c'è una forte concentrazione di persone. Ribadisco la necessità di rimettere mano all'organizzazione degli organici aumentando il numero dei docenti e dei plessi, oltre 15 mila negli ultimi anni sono stati tagliati. Vanno inoltre prorogati i contratti Covid. Quanto ai vaccini, devono essere volontari ma bisogna garantire ai docenti non solo la priorità ma anche una indennità legata al rischio biologico. Mi domando poi perchè somministrare al personale della scuola il vaccino AstraZeneca: bisognerebbe dare loro un vaccino che li copra maggiormente, come è stato fatto per i medici. A scuola si sta in uno spazio chiuso per diverse ore, non dimentichiamolo". Lo dice all'ANSA il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico. (ANSA).
(ANSA) - ROMA, 04 FEB - "Il nuovo Governo è chiamato a portare avanti anche i concorsi docenti già avviati dalla Ministra uscente Lucia Azzolina: il concorso straordinario della scuola secondaria, l'ordinario infanzia e primaria e quello ordinario della scuola secondaria": a sostenerlo è il sindacato Anief il quale ricorda che nel comparto dei docenti "non ci sono mai state così tante cattedre vacanti, con oltre 250 mila posti assegnati quest'anno a supplenza. Lo scorso settembre solo poco più di 20 mila cattedre sono state assegnate per le immissioni in ruolo, meno di un terzo di quelle autorizzate dal Mef per via delle graduatorie senza più candidatiti. E a settembre si prevedono 35 mila pensionamenti". (ANSA).
(ANSA) - ROMA, 03 FEB - "Con il concorso docenti religione bloccato a causa della crisi di Governo, gli insegnanti di religione cattolica attendono novità per il proprio futuro: novità potrebbero arrivare già dal prossimo decreto Milleproroghe": lo sostiene il sindacato Anief, il quale ricorda che la media nazionale di precariato tra i docenti di religione è più che doppia rispetto alle altre discipline, addirittura più alto del comparto del sostegno, che si contraddistingue per il 40% di supplenze annuali. Negli ultimi 15 anni si sono infatti creati oltre 10 mila precari di Religione. Nelle passate settimane, durante il congresso nazionale, Anief ha approvato una mozione con la quale ha chiesto di stabilizzare i docenti della categoria, che soffrono professionalmente come nessun altro in Italia il fenomeno della supplentite. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "i tempi sono maturi per attuare una procedura concorsuale che preveda il riconoscimento del percorso e del servizio specifici svolti dai singoli docenti di Religione, perché vengano quindi anche valutati. Il valore, la dignità e la professionalità di migliaia di insegnanti vanno valorizzati, non di certo emarginati. Tutti i supplenti con 36 mesi di servizio devono quindi accedere a un concorso riservato". (ANSA).
Marcello Pacifico, vicepresidente dell'accademia Europa della Cesi e presidente nazionale Anief, è intervenuto oggi alla Cesi, confederazione europea: “Necessario ritornare a un umanesimo che porti l’uomo al centro delle relazioni economiche e che porti l’uomo a riscoprire la propria socialità. Tra le conseguenze del Covid-19 ci dovrebbe essere una riflessione sociologica legata all’uomo animale sociale e politico che ha perso la sua socialità a dispetto di un’epidemia che ha messo a rischio la sua esistenza. Dunque, è fondamentale fare più incontri con le istituzioni e utilizzare l’accademia che ormai ha nome e prestigio per portare avanti queste iniziative”
Da ieri quasi tutta Italia è passata alla zona gialla e quasi tutti gli studenti delle scuole superiori sono tornati in classe, seppure al 50-75%. Nella stessa giornata i casi nuovi contagi sono scesi a 7.925: è il dato più basso dal 14 ottobre scorso, all’inizio della seconda ondata. C’è da rallegrarsi, quindi? Non proprio. Perché secondo gli esperti virologi proprio a causa della zona gialla generalizzata e contemporanea riapertura delle scuole, “fra poche settimane i nuovi casi torneranno a salire”. Marcello Pacifico, leader dell’Anief, ha detto a Italia Stampa che stando così le cose “è importante, da una parte non allentare i controlli, aumentare i la prevenzione, cercare di mappare la diffusione del virus, senza mai perdere il controllo, anche nelle zone gialle perché comunque il rischio rimane ancora alto. Dall’altra, bisogna cercare di capire come programmare, investire e rilanciare il paese proprio partendo dall’Istruzione e dalla Ricerca”.
''Il nuovo governo che si insedierà dovrà risolvere la questione del precariato scolastico''. Lo ha detto Marcello Pacifico, presidente del sindacato rappresentativo Anief, commentando gli effetti della decisione del Comitato europeo per i diritti sociali di Strasburgo di accogliere il ricorso n. 146/2017 che dà ragione ai precari sulla reiterazione dei contratti a termine sottoscritti nei loro confronti, senza tenere conto dei tre anni di supplenze massimi consentiti in tutti i Paesi membri